Quello della casa dell’acqua è un progetto sposato dall’Amministrazione Ricci ed, in particolare, dall’allora assessore per le zone periferiche Marina Ognibene allo scopo di incentivare l’approvvigionamento dell’acqua pubblica per salvaguardare l’ambiente e consentire una ricaduta economica vantaggiosa per la cittadinanza. Si tratta di un sistema teso a riaffermare che l’acqua è un bene di tutti e che quella erogata dalla rete pubblica è buona, è controllata, è economica ed è rispettosa dell’ambiente.
"Acqua a chilometri zero - afferma la dottoressa Ognibene - perché proviene dalla rete pubblica e passa attraverso speciali filtri che eliminano il cloro ed eventuali tracce cloro derivati rendendola di alta qualità e ottima anche da un punto di vista organolettico. Sono passati solo 23 giorni dall’installazione della Casa dell’Acqua in contrada Crocevia e già si vedono i primi benefici. Infatti inqueste prime tre settimanei si è avuta una diminuzione del conferimento in raccolta differenziata di 10500 bottiglie e, quindi, di 207 chili di rifiuti plastici che in un anno corrispondono a 166.600 bottiglie e 3750 chili di rifiuti plastici in meno da smaltire. In soli 23 giorni vi è stata una riduzione indiretta di CO2 pari a 317,7 chili. In questo periodo c'è stato un risparmio per ogni singola famiglia , che ha usufruito costantemente del servizio, di circa 20 euro, corrispondenti a circa 300 euro l’anno.
La convenzione - dichiara Ognibene - prevede anche un potenziale ritorno economico per l’amministrazione. Infatti, qualora dovessero essere erogati più di 150.000 litri di acqua all’anno la società che gestisce l’impianto corrisponderà al Comune il 30% di quanto incassato oltre quella soglia. Inoltre è da segnalare che la struttura, nel punto in cui è installata, largo Regina della Pace, ha fatto si che quel luogo diventasse un punto di incontro e di socializzazione ricreando quelle situazioni tipiche dell’ Italia degli anni passati ricchi di fontane e fontanelle che rappresentavano luogo di ritrovo e ristoro".