Giudice di Pace nel Vallo Lauro. In tanti ieri si sono affrettati "a mettere il cappello" sulla riapertura dell'ufficio giudiziario stabilita da un decreto ministeriale. Ma c'è chi oggi pretende di fare chiarezza sull'iniziativa. E' il sindaco di Quindici, Eduardo Rubinaccio. «Lungi da me la volontà di polemizzare, ma siamo alle solite. Per la fretta di approppriarsi della paternità del risultato, ci si dimentica di dire le cose più importanti e si fa disinformazione», esordisce il primo cittadino quindicese. «Innanzitutto, l'Ufficio del Giudice di Pace sarà ubicato non a Lauro bensì a Quindici. Ciò per volere dei sindaci dell'Unione dei Comuni dell'Antico Clanis che, unanimemente, hanno supportato l'iniziativa politica, decidendo della nuova localizzazione della sede giudiziaria. Sindaci dell'Unione che produrranno anche un enorme sforzo economico per mantenere in piedi la struttura sobbarcandosi i costi di gestione. Era giusto farlo, e siamo convinti di aver scelto e operato bene, nell'esclusivo interesse delle nostre comunità. Al riguardo, è giusto e sacrosanto sottolineare il fondamentale ruolo svolto dall'allora Presidente dell'Unione dei Comuni, il sindaco di Marzano Trifone Greco. E' stato lui, in primis, a spingere per l'azione interistituzionale a favore della riapertura del presidio. Allo stesso modo, è altrettanto giusto e sacrosanto sottolineare l'impegno profuso dall'Associazione Forense del Vallo Lauro, rappresentata dall'avvocato Filomena Panico, e l'interesse manifestato dall'onorevole Massimiliano Manfredi. Ma da qui a farla passare come la vittoria di questo o quel partito, sembra davvero eccessivo. Purtroppo, bisogna convivere anche con queste anomalie territoriali. Questa è stata un'azione dei sindaci, le vere sentinelle dei territori».
Rocco Fatibene