Tagli al Landolfi, anche il sindaco Vignola al sit-in

"L'offerta sanitaria in quest'area va potenziata non ridotta"

Solofra.  

Michele Vignola, sindaco di Solofra, prenderà parte al presidio dinanzi all’ospedale Landolfi della Città conciaria in programma lunedì 23 maggio alle ore 12.00. Organizzato e voluto dalla Commissione Pari Opportunità e dal Comitato pro ospedale del circolo Anspi San Gerardo Maiella (rispettivamente presieduti da Alba Maffei eMichela Vignola), il sit-in di protesta lancia un appello chiaro e preciso all’Asl di Avellino affinchè provveda al ripristino urgente delle prestazioni aggiuntive che oggi sono notevolmente ridotte, generando un sostanziale blocco della continuità dell’offerta sanitaria all’utenza servita dal plesso ospedaliero solofrano. L’Amministrazione Vignola già si è mossa tempestivamente per opporsi ad ogni tentativo che vada in questa direzione, inviando sùbito una lettera al commissario straordinario dell’Asl di Avellino,Mario Nicola Vittorio Ferrante. “Sarebbe grave – afferma il primo cittadino - privare il bacino di utenza del nostro ospedale di servizi essenziali e di una offerta sanitaria che andrebbe potenziata e valorizzata. E’ importante ripristinare, quanto prima, i servizi ambulatoriali, di partoanalgesia e le prestazioni  esterne di radiologia attualmente sospesi. Inoltre mi auguro che venga rispettato l’impegno dell’Asl, assunto dal commissario Ferrante in un incontro che avemmo qualche mese fa con il direttore sanitario, il direttore amministrativo  e i primari del Landolfi, di attivare tutte le procedure del caso per fare fronte alle carenze di organico nei reparti di radiologia, ginecologia e anestesia con l’innesto di nuovo personale medico”.  Intanto, sempre nella giornata di lunedì mattina, il sindaco Vignola, prima di presenziare al sit-in di protesta, siederà al tavolo del Consiglio provinciale, indetto dal presidente Domenico Gambacorta. All’incontro, a cui sono stati invitati a partecipare i quattro  consiglieri regionali irpini, si discuterà del piano ospedaliero regionale licenziato dal commissario ad acta Joseph Polimeni.  

Redazione