"I gruppi di minoranza, si legge in una nota, hanno ritenuto di esprimere un voto di astensione per il bilancio di previsione 2016 in quanto si è tenuto conto delle difficoltà in cui versano gli Enti locali. Infatti bisogna considerare che in questi anni si è sempre assistito ad una drastica riduzione dei trasferimenti da parte della Stato. Altro elemento che non è stato sottovalutato è la crisi economica, che ha colpito duramente il tessuto economico già in difficoltà del nostro comprensorio. Il Consigliere Carratù nel prendere la parola, dopo la relazione del competente assessore al bilancio, ha voluto ribadire che lo scontro politico, a volte pure acceso, deve essere superato dal buon senso che anima ciascuno dei presenti, tramite un colloquio e confronto leale, che deve garantire scelte politiche tese al benessere generale della comunità. Per quanto attiene invece il Bilancio di previsione 2016, si prende atto che da quest’anno ci sarà un lavoro di adeguamento del sistema contabile, cosiddetto Bilancio armonizzato, un cambiamento rilevante nelle regole contabili per gli enti locali, reso necessario per rendere omogenei i principi della contabilità finanziaria di tutta la pubblica amministrazione italiana. Nonostante ci sia stato questo passaggio obbligato ad un nuovo sistema contabile dagli atti prodotti e dalla relazione dei Revisori dei Conti non vengono indicati alcuni parametri fondamentali che attraverso la corretta applicazione del principio di competenza potenziato avrebbe dovuto consentire al Consiglio di: conoscere i debiti effettivi dell’Ente; evitare l’accertamento di entrate future e di impegni inesistenti; rafforzare la programmazione di bilancio; favorire la modulazione dei debiti secondo gli effettivi fabbisogni; avvicinare la competenza finanziaria a quella economica".
"Da non sottovalutare inoltre il piano delle opere pubbliche legato a trasferimenti regionali e statali e ad alienazioni immobiliari che trovano difficile riscontro nel mercato, poco realistico elencare opere che non verranno effettivamente realizzate nel 2016, si tratta quindi di un bilancio gonfiato. Su questa materia il legislatore ha indicato che gli Enti locali devono dotarsi di crono programmi per ogni singola opera che si intende realizzare nel corso dell’esercizio finanziario, condizione disattesa nella predisposizione dagli atti allegati al piano delle opere pubbliche incluso alla delibera di Giunta e di Consiglio Comunale. Sul piano della tassazione locale, il bilancio di previsione 2016-2018, ovviamente, rispetta gli obiettivi nazionali e vede una tassazione pressoché identica all’anno scorso, nonostante le ridotte manovre operate dall’Ente. Carratù ha concluso invitando l’Amministrazione a predisporre i bilanci annuali quanto più attendibili rapportandoli alle reali possibilità di spesa di investimento che si possono realizzare nel corso dell’esercizio finanziario. Sulla votazione al documento contabile per i motivi espressi all’inizio del suo intervento ha espresso il suo voto di astensione che non deve essere considerato un voto “contro”, ma un voto di “attenzione”. Il Consigliere De Giovanni avrebbe preferito verificare i dati consuntivi 2015 prima di procedere all’esame del bilancio di previsione; a nome di tutti i consiglieri di minoranza ha espresso compiacimento per la integrazione oraria dei dipendenti part-time che furono “stabilizzati”, quindi assunti con provvedimenti posti in essere dalle amministrazioni di Montoro Inferiore e Montoro Superiore nel corso del 2010. Ha inoltre precisato che a fine del mandato dicembre 2013, interrotto per la costituzione del Comune unico di Montoro, aveva già adottato un provvedimento che andava in questa direzione, ma congelato dai Commissari Prefettizi".
Redazione