"Il 17 aprile si terrà il referendum per decidere sul rinnovo delle concessioni petrolifere fino a 12 miglia dalla costa. Il referendum serve a cancellare l’ennesimo regalo fatto alle compagnie petrolifere con l’approvazione della Legge di Stabilità 2016, che permette loro di estrarre petrolio e gas entro le dodici miglia nei nostri mari, senza alcun limite di tempo, ripristinando quanto prevedeva la norma per ogni altra concessione di ricerca ed estrazione, ovvero una scadenza temporale (6 e 30 anni a seconda delle concessioni)". Inizia così la nota del Comitato Pro Serino. "A prescindere dall’esito del Referendum, l’iter referendario, che inizialmente prevedeva sei quesiti, è già servito a convincere il governo a cambiare rotta su alcuni aspetti legati alla ricerca di idrocarburi. Infatti dopo l’interessamento di molte associazioni,il tema risultato molto popolare,ha costretto il Parlamento ha introdurrealcune modifiche alla legge di stabilità allo scopo di evitare il Referendum. In ultima analisi è stato ritenuto necessario dalle Corti di Cassazione e Costituzionale, uno solo dei quesiti, al fine di entrare nel merito della durata delle concessioni entro le dodici miglia. Nessuna concessione di un bene dello stato infatti, può essere affidata a un privato senza limiti di tempo, fino a che convenga a quest’ultimo. Questo dimostra come la partecipazione nei processi decisionali dei cittadini abbia una valenza non indifferente già nella fase iniziale dei provvedimenti normativi. Noi del Comitato Pro Serino abbiamo sempre creduto nell’importanza della partecipazione tanto che siamo stati i promotori di un regolamento comunale che è stato poi approvato in consiglio comunale per normare a livello locale sia le istanze e le petizioni che i referendum comunali. Il nostro impegno nella prossima legislatura sarà quello di abbassare il numero delle firme necessarie per indire un referendum in quanto non siamo riusciti a convincere la maggioranza a rendere questo strumento più facilmente attuabile. Ecco perché riteniamo importantissimo la partecipazione al voto di domenica. Abbiamo la possibilità, sempre più rara ormai, di decidere direttamente sull’esito di una legge. Noi invitiamo inoltre a votare SI in quanto nessuno dovrebbe utilizzare un bene pubblico in modo indefinito specialmente quando si tratta di attività suscettibili di compromettere le nostre coste e i nostri mari".
Redazione