Oro della Madonna: niente voto, prevale il dialogo

In assemblea, il popolo di Quindici trova la soluzione: colletta per il restauro della chiesa

Quindici.  

La chiesa era gremitissima. All’assemblea di ieri sera, indetta dal parroco per discutere del referendum sull’oro della Madonna, c’era quasi tutto il paese. A porre la questione è stato don Vito Cucca, parroco di Quindici da sette mesi. Dopo di lui, a prendere la parola è stato il sindaco Eduardo Rubinaccio. Infine, sono intervenuti i rappresentanti del “no”, coloro che hanno posto il veto alla rivalutazione di circa 4 kg di preziosi, in particolare oro vecchio e rotto, dai quali potrebbero arrivare le somme occorrenti al restauro della chiesa dedicato al culto della Vergine delle Grazie.

Alla fine, non ci sono stati né vinti né vincitori. A trionfare sono stati il buonsenso e il dialogo. Quello che ha mostrato di avere, ad esempio, don Vito Cucca che dinanzi ai tanti fedeli che osannavano i promotori del “no”, ha compreso che insistere nella sua pur giusta battaglia in favore del restilyng alla casa della mamma celeste, sarebbe stato improduttivo ed impopolare, senza contare la spaccatura nel paese. Ed è così che salta la consultazione referendaria prevista per domenica 3 aprile. Ma il buonsenso e il dialogo ha fatto che sì che si arrivasse ad un accordo.

I giovani del “no”, con grande senso di responsabilità, hanno assunto l’impegno dinanzi alla comunità di costituirsi in un vero e proprio comitato civico per la raccolta dei fondi necessari alle opere di restauro. In qualità di guida parrocchiale, don Vito Cucca si preoccuperà invece di redigere uno statuto cui dovranno attenersi tutti i comitati festa e nel quale sarà stabilito che ogni anno il comitato cederà il 10 per cento delle entrate complessive alla chiesa per le opere di manutenzione ordinaria e straordinaria. Il Comune, da parte sua, si occuperà dei permessi e dei nulla osta, nonché degli interventi all’esterno della chiesa per stoppare le infiltrazioni d’umidità.

«Alla fine ha prevalso il dialogo costruttivo – afferma con soddisfazione don Vito Cucca – Ognuno di noi, chiesa, Comune e fedeli, farà la sua parte impegnandosi per il bene della comunità. Abbiamo raggiunto un importante risultato morale, che è quello del confronto democratico. Non c’è stato alcuno scontro, e ciò per il senso di responsabilità che tutti hanno mostrato al fine di evitare fratture sociali che sembrava quasi inevitabile. Se fossimo arrivati al sondaggio, avremmo deciso liberamente in base alla volontà dei cittadini, e sia nell’uno che nell’altro caso la Madonna avrebbe guidato le nostre scelte. Ma la Vergine ha voluto così e ne siamo contenti. Dobbiamo essere portatori di pace e non si separazione».

 

Rocco Fatibene