Acqua, tasi ed area vasta l'opposizione consiliare comanda il "dietrofront". Perchè? Colpa di una "svista" nella proclamazione del risultato della votazione. In consiglio comunale la minoranza tra il dicembre del 2015 ed il gennaio del 2016 portò all'attenzione del consiglio comunale questi tre argomenti: area vasta, tasi e riorganizzazione dei sistema idrico. Dopo la discussione si arrivò alla votazione ma la maggioranza scelse la strada dell'astensione. "La verità, spiega il consigliere Nicola Moretti, è che si astennero per evitare di votare contro". Le tre deliberazioni consiliari furono votate unicamente dalla minoranza. L'esito della votazione: le delibere non sono state approvate. Ed invece no. I consiglieri comunali di minoranza spiegano: "l'articolo 69 comma 2 del vigente regolmaneto comunale parla chiaro, i consiglieri che si astengono dal voto si computano nel nel numero legale a rendere legale l'adunanza ma non nel numero dei votanti". E quindi? "E quindi quelle delibere devono considerarsi approvate ed è per questo che abbiamo chiesto la rettifica della proclamazione e siamo pronti ad adire le vie legali affinchè vengano rispettate le deliberazioni per l'adesione all'area vasta, l'annullamento della delibera che ha comportato l'aumento della tasi ai cittadini ed infine la previsione del risotro economico per quei comuni che nel riordino del sistema idrico trasferiranno al soggetto gestore reti e fonti idriche".
G.A.