I dipendenti indagati spostati in altri uffici

Al provvedimento di contestazione è seguito quello di trasferimento

Atripalda.  

I quattro dipendenti indagati dalla Procura per concorso in truffa aggravata e continuata sono stati trasferiti presso altri uffici: il provvedimento è stato assunto congiuntamente dal sindaco Paolo Spagnuolo e dalla segretaria generale Clara Curto dopo che, venerdì scorso, il responsabile del settore a cui fa capo il Personale, Paolo De Giuseppe, ha assunto i provvedimenti di formale contestazione degli addebiti alla base della denuncia presentata dal primo cittadino. E, di conseguenza, nel provvedimento di trasferimento vengono fatti, per la prima volta pubblicamente, i nomi dei dipendenti indagati. Antonietta Vecchione, Luigi Iandoli, Irene Iandolo e Walter Iannaccone. “Ritenuto di dover procedere - si legge nel dispositivo -, nelle more dei procedimenti summenzionati e dei successivi sviluppi ad essi collegati, al trasferimento presso altri uffici dei dipendenti interessati e, al contempo, all’assegnazione di altri funzionari e dipendenti agli uffici resisi vacanti, si dispone il temporaneo trasferimento di Vecchione Antonietta all’ufficio Politiche sociali, di Iandoli Luigi all’ufficio Passi, di Iandolo Irene all’ufficio Anagrafe e Stato civile e di Iannaccone Walter alla Biblioteca comunale”. Nel frattempo le funzioni di messo notificatore sono state assegnate al dipendente Scarpa Antonio mentre la dipendente Galluccio Giuliana è stata assegnata all’ufficio Ragioneria. Intanto l’inchiesta prosegue. Svelando ulteriori particolari. Per esempio che nel corso di una delle perquisizioni svolte presso il domicilio di uno degli indagati sarebbe stato ritrovato un cd rom recante la scritta “Centro servizi” e che sia stato sequestrato. Cosa contenga il supporto digitale ancora non si sa, ma il fatto che gli inquirenti lo abbiano portato via fa ritenere che l’inchiesta è destinata ad espandersi. I quattro dipendenti indagati, intanto, hanno già ammesso le proprie responsabilità, dichiarandosi pronti a restituire il denaro indebitamente sottratto alle casse comunali attribuendosi rimborsi per trasferte di servizio mai effettuate. E qualcuno di loro, sembra almeno due, già nella giornata di ieri attraverso bonifici bancari e assegni avrebbero cominciato a restituire i primi soldi, per dimostrare la massima disponibilità a collaborare. In città, comunque, lo scandalo scoppiato al Comune è ancora al centro dei ragionamenti, sia in strada che sulla rete. In particolare ha registrato notevoli riscontri la dichiarazione resa dal sindaco a Prima Tivvù e riportata sul nostro quotidiano quando ha citato le difficoltà di una donna anziana con le mani spaccate dal freddo perché la caldaia era guasta e il Comune, proprietario dell’alloggio in cui vice, non ha i soldi per sostituirla. Sulla rete, in particolare nel gruppo “Sei di Atripalda se…”, è partita una raccolta spontanea di fondi per acquistare una caldaia nuova alla signora fino a quando il sindaco Spagnuolo ha fatto sapere, invece, che un anonimo benefattore si è fatto avanti per acquistare tre caldaie da installare ad altrettanti inquilini bisognosi, uno dei quali sarà certamente l’anziana donna citata nell’intervista. In forse, invece, la partecipazione del primo cittadino alla puntata di domani de “La Vita in Diretta” su Rai Uno. Dopo un primo contatto con Carla Millisi, uno degli autori del programma pomeridiano di approfondimento giornalistico, sembra che l’appuntamento sia stato annullato.