Taglio del nastro per l’Eco-Museo del Vino, allestito all’interno del restaurato Palazzo-Castello Medievale di Montemarano. L’intervento è stato realizzato grazie ai finanziamenti ottenuti nell’ambito dei Progetti Integrati Rurali per le Aree Protette Parco Regionale dei Monti Picentini. L’attenzione dei numerosi visitatori, ma anche degli “addetti ai lavori” si è focalizzata principalmente sui laboratori del vino e sui banchi di assaggio. Dopo il convegno sul tema “Montemarano e il vino: il racconto di un’identità culturale”, una verticale dedicata alla celebrazione dei venti anni di Taurasi DOCG ha offerto l’occasione di un confronto fra le cantine storiche dell’area del Taurasi. A venti anni dall’uscita della prima bottiglia di Taurasi DOCG, le cantine Antica Hirpinia (Taurasi), Antonio Caggiano (Taursi), Di Meo (Salza Irpina), Feudi di San Gregorio (Sorbo Serpico), Salvatore Molettieri (Montemarano) e Terredora (Monteusco), hanno partecipato alla verticale articolata in due momenti, il primo dedicato alle bottiglie della seconda decade della DOCG, il secondo dedicato alle bottiglie immesse sul mercato nella prima decade della DOCG. Nel pomeriggio, al Palazzo Castello appena inaugurato, le cantine storiche (presenti anche, insieme ai partecipanti alla verticale mattutina, Antonio Di Pietro, Walter Mastroberardino e Antonio Caggiano, Oscar del vino 2015) e le istituzioni politiche e culturali si sono confrontate sui temi caldi dell’impresa vitivinicola, auspicando una maggiore cooperazione
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