S. Sabino fra Barbarito e Guanci

Nove falò illumineranno la notte della cittadina del Sabato. Il sindaco: “Basta polemiche”

Da quattro anni a questa parte, la vigilia della solennità di San Sabino non è più la stessa...

Atripalda.  

Tutto pronto per i festeggiamenti religiosi in onore di San Sabino Vescovo patrono di Atripalda ed il suo fedele diacono San Romolo. E’ a partire da questo pomeriggio che Atripalda rende omaggio al suo patrono. Alle 16:30, infatti, è prevista l’inaugurazione della Biblioteca parrocchiale intitolata a mons. Luigi Barbarito, nei locali dell’Arciconfraternita dell’Immacolata Concezione, riaperta nel dicembre del 2012 in memoria di Antonio Capaldo, situata accanto alla casa canonica e accessibile da piazza Di Donato.

Monsignor Barbarito, proprio in questi giorni, ha ottenuto tutte le necessarie autorizzazioni per essere un giorno tumulato proprio nella chiesa di Sant’Ippolisto, per riposare insieme ai martiri. Una tomba sobria e monumentale, già posizionata nella prima cappella di sinistra della chiesa madre, accoglierà il feretro del nunzio emerito.  La città, poi, si riunirà intorno al fuoco de falò. Alle 19:30, come da tradizione, sarà il sindaco Paolo Spagnuolo ad accendere il grande fuocarone comunale di Piazza Umberto I, per la prima volta allestito su un braciere in ferro di 9 metri quadrati fatto realizzare appositamente.

«Negli ultimi anni la tradizionale accensione dei Focaroni di San Sabino - scrive il primo cittadino - da momento di grande festa ed aggregazione civile è diventato momento di apprensione ed esempio di quando la burocrazia diventa miope ed eccessivamente pignola. Lo scorso anno l'amministrazione comunale, oltre alle tante pratiche burocratiche, si è vista costretta ad affrontare una spesa di quasi 3mila euro, legata al costo di acquisto, trasporto e smaltimento di inerti, utilizzati come base per l'accensione dei diversi focaroni.

Questa amministrazione si è impegnata a trovare una soluzione che semplificasse tutta la procedura di svolgimento dei tradizionali focaroni di San Sabino, a partire dagli adempimenti, fino al commissionare la realizzazione di bracieri (utilizzabili per qualsiasi manifestazione), sulla scorta di altre realtà a noi vicine.

Con l'augurio che tale iniziativa dia nuovo impulso alla tradizione più cara alla comunità atripaldese». Il rito propiziatorio dei fuocaroni coinvolgerà tutta la città con otto falò “privati”: Piazza Vittorio Veneto (Confraternita Santa Monica), via Salvi (Associazione ’A Potea), via Pianodardine (Misericordia), via San Giacomo (Renato Di Gisi), via Tiratore (Vittorio Repole), Piazza Tempio Maggiore (Antonio Alvino), collina di San Pasquale (Gruppo Scout) e via Tufara (Sabino Aquino).

Da quattro anni a questa parte, però, la vigilia della solennità di San Sabino non è più la stessa: la notte fra il 7 e l’8 febbraio 2011, Pasquale Guanci si tolse la vita nella casa di famiglia di contrada Civita. Il dipendente comunale, a 60 anni, si suicidò. Ancora oggi i suoi colleghi di lavoro ed i suoi confratelli di Maria SS del Carmelo lo ricordano con commozione.

Gianluca Roccasecca