Il Partenio, i monti campani si presentano con un aspetto autunnale, e le temperature sono miti. Rare sono state le apparizioni durante l'inverno 2024-2025 della "Dama Bianca". E come abbiamo avuto modo di approfondire in passato, i dati nivometrici del'Osservatorio di Montevergine in provincia di Avellino, confermano una diminuzione della nevosità media annua, ma soprattutto un drastico calo del numero medio di giorni con suolo innevato. Quello che si è concluso è stato l'inverno più mite di sempre, il più caldo, il settimo di fila. Lo dicono gli esperti dell'Osservatorio di Montevergine che spiegano sulla pagina facebook, con tanto di grafici a supporto:
"Sui monti campani, per il sesto inverno consecutivo sono state registrate temperature al di sopra della media climatologica 1991-2020". È quanto emerso dall'analisi dei dati meteorologici misurati presso l'Osservatorio di Montevergine fra il 01 dicembre 2024 ed il 28 febbraio 2025. In particolare, nell'inverno 2024/25 è stata osservata un'anomalia di temperatura pari a 1.4°C. Si tratta del settimo inverno più caldo di sempre.
In maniera per certi aspetti singolare, i tre mesi invernali sono stati caratterizzati da una temperatura media pressoché coincidente (3.2°C Dicembre e Febbraio, 3.4°C Gennaio), segno questo che le fasi caratterizzate da freddo intenso sono state molto brevi e transitorie. La temperatura più bassa dell'inverno 2024/25 è stata misurata il giorno 14 gennaio (-4.2°C), quella più alta il giorno 17 dicembre (12.4°C).
Un inverno così mite si è tradotto, come è facile immaginare, in apporti di precipitazione nevosa modesti, seppur nel complesso più consistenti di quelli dell'inverno 2023/24.
Nello specifico, all'Osservatorio il quantitativo di neve fresca totale è stato di 78 cm. Buona parte delle precipitazioni nevose si sono concentrate nel mese di gennaio (61 cm) ed in particolare nei giorni 12 e 13 gennaio, in cui sono caduti 59 cm. Alla stregua di quanto avvenuto lo scorso anno, febbraio si è chiuso con assenza di neve: mai, nella storia dell'Osservatorio, era accaduto che la neve mancasse, a febbraio, per due anni di fila. Rispetto alla media 1991-2020, è stato osservato un deficit, in termini di quantità di neve fresca, pari al 36%. Considerato quanto siano preziosi ed importanti gli apporti di neve invernale, appare molto preoccupante il trend negativo avviatosi dall'inverno 2021/22.". Concludono gli esperti.