Ogni alba era una promessa, ogni chilometro una sfida contro il tempo e la disperazione in Costa d'Avorio. Ogni chilometro percorso era un atto d'amore, ogni villaggio raggiunto una vittoria contro il bisogno di cure e assistenza. Quattro medici, una vecchia Jeep, Jolanda, un team di volontari e strade fatte solo di terra, sabbia e polvere, per raggiungere volti stanchi di madri, bambini e anziani. Ogni giorno, senza mai voltarsi indietro, sceglievano ancora di partire.
L'associazione BaoBab Onlus
Questa è la storia di uno dei progetti dell'Associazione BaoBab Amici di Tampellin Onlus, che lo scorso marzo ha portato, con il progetto Hippocrate, cure e assistenza nei villaggi della Costa d'Avorio in Africa. Tra i protagonisti anche due dottoresse irpine, le pediatre Maria Marsella e Maria Majorana del Moscati di Avellino.
Marsella: mi sento una persona nuova
Muoversi per cooperare all’estero: ecco ciò che i volontari dell'Associaizone Baobab hanno realizzato in Burkina Faso, prima, e in altri stati poi. “Ed io ho avuto la possibilità e la fortuna di far parte del gruppo di volontari per visitare, in circa 10 giorni, centinaia di bambini dei villaggi più isolati della Costa d'Avorio. Grazie alla mia collega Maria Majorana ho conosciuto questa associazione e ho deciso di partecipare. Ho vissuto una esperienza incredibile, che mi ha cambiata, stravolta, migliorata nella mente e nell'anima, come donna e come medico– racconta con malcelata emozione la dottoressa Marsella -. Immaginate un paese dove la terra è rossa e il sole al tramonto sembra sollevare lingue di fuoco. Abbiamo marciato ogni giorno in quei territori per chilometri , per raggiungere questi villaggi sperduti tra strade sterrate e difficili. Ad ogni arrivo abbiamo vissuto un'mozione fortissima, incontrando centinaia di piccoli in attesa di cure che, credetemi, ci hanno cambiato la vita”.
La missione umanitaria
Creare e sovvenzionare progetti, aiutare e sostenere i poveri, orfani, vedove. Questa la mission dell'associazione che da anni collabora con altre associazioni, per creare strutture e sostegno.
L’associazione Baobab Amici di Tampellin è stata costituita il 8 aprile 2008 da un gruppo di amici che dopo aver collaborato ad un progetto di Sviluppo integrale di un comprensorio di villaggi rurali del Burkina Faso - Regione Centre-Est – dipartimento di Tensobentenga - decise di focalizzare la propria attività di volontariato a Tampellin, un piccolissimo e poverissimo villaggio situato in posizione strategica rispetto ad un comprensorio di circa 15 villaggi , realizzando un Centro Sanitario e un Centro Scolastico e Animazione Giovanile. “Fedele all’impegno sottoscritto, l'associazione Baobab Amici di Tampellin sostiene finanziariamente il funzionamento delle Strutture realizzando punti nascita, ambulatori, centri, farmacie, asili e molto altro come sala parto e scuole e molto altro ancora. Presidi di vita e speranza per migliaia di persone. - spiega Marsella -. Grazie ad una intensa collaborazione con altre associazioni , l'associazione Baobab volge lo sguardo verso altre realtà disagiate, fermo restando che Tampellin rimane il fulcro dei progetti nel Togo, Madagascar e anche altrove”.
Cure, scuole e vaccini in Africa
Baobab ha tanti progetti come quello di realizzare una scuola primaria a Bonoua – Costa D'avorio - dove altri medici pediatri hanno iniziato la collaborazione con il Progetto Hippocrate della Associazione Assomis . “Questa è stata la mia prima missione – spiega Marsella -. Un progetto di intervento sanitario itinerante nei villaggi più poveri e lontani della grande Missione di Bonoua, Costa d’Avorio, sulla quale vivono oltre 100.000 persone, di cui moltissime disseminate in villaggi isolati per lunghi periodi dell’anno. Cooperando con Iolanda, la infermiera professionale incaricata del progetto per prestare servizio nei Piccoli dispensari (una stanza attrezzata per i primi interventi di base sanitari) dei villaggi disseminati sul vasto territorio, abbiamo preso parte alla missione. Ho avuto modo grazie alla mia collega Maria Majorana di conoscere questo progetto. Sono tornata diversa, migliore, maggiormente in contatto con me stessa e con il prossimo. Mi piace dire che sono tornata un po' Baobab , come l'albero che rappresenta l'associazione. Questo albero rappresenta la memoria, la resistenza, la forza, la resilienza. Il baobab riesce a crescere rigoglioso nel deserto, come questa associazione che tanto fa e realizza in condizioni di grande difficoltà, tra gli ultimi della terra”.
Essere Baobab
Ogni mattina il gruppo di volontari italiani ha affrontato un viaggio, a bordo della Jeep guidata da Iolanda, per portare cure e assistenza. “Ogni giorno è stato incredibile incontrare persone grate e felici nell'ottenere cure e semplici regali – spiega Marsella. -I volontari sono riusciti a regalare svago ed emozioni ai bambini anche solo con delle bolle di sapone, caramelle, coriandoli, aquiloni, facendoli giocare facendo il girotondo.
I bimbi felici tra aquiloni e coriandoli
Nella semplicità della missione abbiamo incontrato una carica umana e vitale incredibile. Sono pronta per ripartire, credo che questa missione, ormai, sarà parte di me, ogni anno”.
Antoine, bimbo simbolo della speranza
Tra i tanti ricordi e immagini che la dottoressa Marsella ha portato con sé, la storia del piccolo Antoine. “Un bimbo di otto anni, che ho conosciuto in un orfanotrofio, guidato magistralmente da suor Pazienza. Il destino di questo bambino sembrava ormai scritto, si temeva rimasse senza famiglia. Le coppie che vogliono adottare un figlio preferiscono presentare domanda per bambini più piccoli. Il destino del piccolo Antoine sembrava scritto, e invece alla fine abbiamo saputo, durante gli ultimi giorni, che una coppia belga ha chiesto all'orfanotrofio per adottare Antuan. Questa notizia mi ha scaldato il cuore”.
Il cuore forte di BaoBab continua forte a battere in Africa, per aiutare bimbi, donne e uomini vittime di povertà,malattia, guerre. Quanti vogliono possono donare all'associazione e sosterla devolvendo il 5 per mille.