Atripalda, San Sabino: i falò sono nove

L’AMMINISTRAZIONE HA ACQUISTATO SEI GRANDI BRACIERI

Atripalda.  

Ormai è tutto pronto per l’accensione dei fuocaroni in onore di San Sabino, patrono di Atripalda. Domani sera, con inizio alle ore 19:30, sarà il sindaco Paolo Spagnuolo a dare il via alla “notte dei falò” appiccando il fuoco alle fascine di legno vergine fornite dalla ditta Rodia per l’importo di 1.830 euro, posizionate, per la prima volta, sul grande braciere in ferro di 3 metri per 3 metri realizzato appositamente e costato 1.500 euro.

 

E subito dopo il rito propiziatorio dei fuocaroni coinvolgerà tutta la città con altro otto falò privati: Piazza Vittorio Veneto (Confraternita Santa Monica), via Salvi (Associazione ’A Potea), via Pianodardine (Misericordia), via San Giacomo (Renato Di Gisi), via Tiratore (Vittorio Repole), Piazza Tempio Maggiore (Antonio Alvino), collina di San Pasquale (Gruppo Scout) e via Tufara (Sabino Aquino).

 

L’Amministrazione ha commissionato, inoltre, altri cinque bracieri, di due metri per due, costati complessivamente 3.500 euro, che metterà a disposizione di chiunque ne farà richiesta per ridurre i costi legati allo smaltimento della cenere. E, se non dappertutto, in molti dei ritrovi saranno somministrati panini con salsicce, pasta, patate e vino rosso. Atripalda, condizioni meteorologiche permettendo, si prepara a vivere un’altra serata all’insegna della magia e della tradizione, nel nome del santo patrono, da trascorrere in allegria e divertimento nonostante le tante disposizioni e precauzioni da seguire.

Gianluca Roccasecca