Inquinamento fiume Sabato, Prezioso: «Fuori i dati»

Martedì convocata a Napoli la commissione bonifiche ambientali

L’assessore di Atripalda è preoccupato, ma denuncia la mancanza di documenti ufficiali sulla reale condizione della valle del Sabato: «Senza elementi certi abbiamo le mani legate»

Atripalda.  

Torna prepotentemente al centro dell’attenzione la delicata questione ambientale nella valle del Sabato. È datata 5 febbraio la comunicazione della III Commissione speciale per il controllo delle bonifiche ambientali e i siti di smaltimento rifiuti del Consiglio regionale campano in cui si convoca un’audizione per martedì prossimo 10 febbraio alle ore 11, in cui si discuterà delle criticità ambientali delle aree della Valle del Sabato e di Pianodardine. Il presidente Antonio Amato (Pd), oltre ai consiglieri componenti la commissione, chiama a raccolta il presidente della Provincia di Avellino, Domenico Gambacorta, i sindaci dei comuni di Avellino, Paolo Foti, Atripalda, Paolo Spagnuolo, Manocalzati, Pasquale Tirone, Montefredane, Valentino Tropeano, e Pratola Serra, Antonio Aufiero. Parteciperanno, inoltre, il Commissario provinciale dell’Arpa, Antonio De Seio, la dirigente dello Stap Avellino, Lucia Pagnozzi, e il direttore dell’Asl, Mario Ferrante.

 

«L’obiettivo dell’audizione – spiega Sergio Nappi (Fi), vicepresidente della commissione – è quello di affrontare collegialmente le problematiche legate all’inquinamento ambientale nella zona di Pianodardine anche alla luce di una recente autorizzazione rilasciata per l’istallazione di un impianto di lavorazione di rifiuti. Avvertiamo l’esigenza non solo di fare chiarezza su detta autorizzazione, ma anche quella di riaffermare il diritto dei cittadini che risiedono in zona di vivere in un ambiente salubre e possibilmente libero da persistenti cattivi odori». Un tavolo di confronto, dunque, che ricalca tal quale quello organizzato dalla Prefettura di Avellino, come nota bene Antonio Prezioso, assessore all’Ambiente di Atripalda.

 

«È la prima volta che sento nominare la Commissione regionale sulla questione, questo è certamente un bene - dice Prezioso - ma credo che lo spirito invece sia lo stesso del tavolo avellinese, dove si fa un gran parlare di inquinamento ma senza avere dati precisi e certificati alla mano». «Asl, Arpac e medici di base sono tenuti istituzionalmente ad informare i sindaci che hanno la responsabilità giuridica della salute pubblica del proprio territorio - precisa Prezioso -. L’incidenza di malattie tumorali, ad esempio, è un dato che si percepisce a pelle, le patologie sono sempre più diffuse, ma occorre parlare chiaro: parliamo di fenomeni della vita moderna o di effetti specifici di forme di inquinamento che insistono in questa zona»?

 

«Abbiamo sollecitato più volte come Comune carte ufficiali che ci dicano l’esposizione di Atripalda all’inquinamento e di che tipo e soprattutto che cosa possiamo fare in concreto. Appena ne entreremo in possesso, mi impegno a renderli pubblici perché è giusto che i cittadini vengano informati, io sono il primo a volerlo sapere. Oltretutto - precisa l’assessore - attendiamo da tempo l’installazione di una centralina mobile dell’Arpac per il monitoraggio delle polveri sottili. Ma finora attendiamo ancora risposte. Ex Isochimica, Irm, fiume Sabato, il nuovo impianto industriale di smaltimento dell’indifferenziato - al quale faceva riferimento Nappi - producono una sommatoria preoccupante, di fronte alla quale abbiamo purtroppo ancora le mani legate».

Gianluca Roccasecca