"Ho saputo solo dal post dell'amico Michele Vespasiano e poi da un articolo dell'amico Gianni Vigoroso su "Ottopagine" della scomparsa del caro Giovanni Orsogna. Sono molto addolorato, sinceramente commosso". Sono le parole di Tony Lucido, persona da sempre attenta al territorio, alla storia e alla cultura come una sorta di sentinella, nella sua Sant'Angelo dei Lombardi.
"Sono amico di Giovanni praticamente da sempre, legati da valori condivisi, abbiamo vissuto La stagione delle Radio Libere, con trasmissioni culturali, storiche e religiose settimanali, curate da lui con don Pasquale Di Fronzo. Ma anche in tante altre occasioni di convegni, dibattiti, dove Giovanni era puntuale, con straordinaria sensibilità presente.
Ricordo Giovanni anche durante le ore e le giornate drammatiche del dopo terremoto del 23 novembre '80, dopo i soccorsi a Rocca San Felice, venne a Sant'Angelo a concorrere al recupero di salme di suoi concittadini di Rocca, rimasti vittime nel mio paese e dare soccorso ed assistenza ai feriti. Poi impegnato al recupero e messa in salvo di opere d'arte, elementi di arredo di chiese e cappelle, oggetti e libri, trascurati dai più, oggetto di attenzione di approfittatori e ladri, mentre per lui erano importanti perchè narravano la storia locale.
Ci siamo visti qualche mese fa a Sant'Angelo - continua Lucido - in cattedrale che egli amava frequentare come diacono, in occasione di significative cerimonie e riti importanti, ci fu, come sempre, un caro abbraccio affettuoso.
Ribadimmo che, appena possibile avremmo dovuto organizzare una serie incontri utilizzando il suo immenso archivio, il suo patrimonio culturale materiale ed anche mentale, partendo dal ricordare monsignor Giuseppe Chiusano, il cui impegno e ricordo fin troppo trascurato. Iniziativa già in programma l'anno scorso.
Giovanni era una persona poliedrica ed unica nello stesso tempo, di grande sensibilità, ricco di interessi, votato alla cultura, alla ricerca storica, alla religiosità popolare, alla celebrazione della umanità delle persone, il tutto però raccordato nei valori e nella testimonianza della fede cristiana.
La fede cristiana era vissuta e praticata da Giovanni, sempre perché egli in ogni occasione, celebrava sempre la centralità dell'uomo, il figlio di Dio!
Giovanni Orsogna, diacono, docente, educatore, ricercatore e storico, era sempre un testimone autentico del messaggio del vangelo, egli amava il prossimo, l'uomo e rendeva testimonianza sempre di questi valori!
Giovanni è stato un vero dono per la sua famiglia, per tutti noi, per le comunità di Rocca San Felice, di Sant'Angelo dei Lombardi (non solo per frequentazione e riferimento, ma mi sembra di ricordare che qui è nato), per Ariano Irpino.
Sono vicino a tutta la sua famiglia, spero di riuscire a liberarmi da impegni fuori sede, per essere presente al rito funebre ad Ariano e rendere silenziosamente commossa testimonianza dell'amicizia, della stima ed affetto verso il caro Giovanni. Un sincero e commosso abbraccio ai suoi familiari".
Giovanni Orsogna in preghiera, nella foto bellissima pubblicata da Totò Caruso insieme al vescovo Sergio Melillo nella ricorrenza della Sacre Spine.