"Sono stati recapitati in questi giorni a numerosi nostri concittadini, molti dei quali deceduti, accertamenti esecutivi relativi a tributi comunali, molti dei quali da tempo prescritti o già pagati, approntati da una società esterna (scelta non si sa bene con quale criterio), e purtroppo scritti letteralmente con i piedi. Ed infatti nell’intestazione è riportata la dizione “Tassa rifiuti (Tari) a poi nel corpo dell’atto si legge “Tasi 2019”, e alla fine si fa riferimento al “funzionario responsabile della gestione Imu”.
Al contribuente, insomma, vengono richieste somme e minacciate azioni esecutive e sanzioni, ma senza che lo stesso possa comprendere quale tassa deve pagare: Tari, Tasio Imu?
Tutto ciò è incivile. I cittadini meritano rispetto. La chiarezza e l’intellegibilità sono principi irrinunciabili degli atti amministrativi, ancor più se di natura fiscale e tributaria, e notificare atti così sciatti, nel 2025, è semplicemente inaccettabile.
Con nota protocollata abbiamo chiesto al comune, anche per evitare ricorsi, di attivarsi per annullare in autotutela quegli accertamenti, facendoli riscrivere e rinotificare da qualcuno che sia capace di farlo".