Domenica 15 Dicembre 2024, alle ore 17.30, presso l’emporio cultura e arte (ex casa Eca, ente comunale di assistenza) di Villamaina in Irpinia, si terrà l’ultimo evento di divulgazione scientifica del progetto «IntelliGenes».
Il progetto - che nel nome intendeva evocare l’idea che potesse esistere una forma di intelligenza dei geni, quelli contenuti nelle specie botaniche analizzate, in risposta agli stress ambientali derivanti da un geosito unico nel suo genere - si era proposto di indagare scientificamente le proprietà terapeutiche ed alimurgiche - in senso più lato, salutistiche - di alcune specie medicinali autoctone o, addirittura, endemiche di una particolarissima area interna della Campania: la Valle d’Ansanto, in Irpinia.
L’obiettivo era, infatti, quello di definire una loro propria «connotazione di diversità», rispetto alle omonime specie spontanee di altri luoghi, mediante la dimostrazione dell’esistenza di una «speciale relazione» - di tipo epigenetico - che intercorre tra le stesse ed il peculiare ambiente in cui vivono da sempre: un «unicum a livello globale» - la Mefite, famosa sin dall’antichità per il culto della Dea Mefite - che incarna l’essenza stessa della Valle d’Ansanto.
Il gruppo operativo - costituito dal soggetto capofila promolab, dal partner accademico dipartimento di agraria dell’Università degli studi di Napoli “Federico II” e dai Partner Agricoli Nicola Palermo, Rossella Iacenda e Renata Lisena - presenterà i «prototipi formulativi» - precursori di futuri «prodotti per la salute», utili al trattamento di una serie di patologie - realizzati con gli estratti derivanti dalle specie appartenenti a quella che può essere pacificamente ridefinita Flora Officinale Anxantica (Foa).
In tal senso, le evidenze scientifiche emerse dalle analisi molecolari eseguite hanno accreditato la reale sussistenza di una «connotazione di diversità» a favore di alcune specie officinali della Valle d’Ansanto al punto da poter ritenere che i «prototipi formulativi» che verranno presentati - e, di conseguenza, i «prodotti per la salute» che da essi deriveranno nel prossimo futuro - siano contraddistinti da un indissolubile «radicamento territoriale» che ne sancisce una intrinseca «identità», non replicabile altrove ossia in altre condizioni ambientali: insomma, una vera e propria «impronta del territorio», potenzialmente elevabile a rango di «marchio di qualità» diffusamente riconosciuto.
Il progetto operativo di Innovazione è stato finanziato a valere sulla misura 16, sottomisura 16.1, tipologia di intervento 16.1.1 azione 2 del Psr Campania 2014-2020, in attuazione della strategia di sviluppo locale del Gal Ats Aisl (Gal Irpinia Sannio - Gal Cilsi) - misura 19 - sottomisura 19.