Sono iniziate stamane alle 8.00 le celebrazioni per la commemorazione dei defunti, nella storica cappellina del cimitero di Ariano Irpino. Ben sette quelle programmate anche nella giornata di ieri fino alle 18.00. Non era presente per la messa solenne il vescovo Sergio Melillo alle 9.30. Al suo posto ha celebrato la liturgia don Antonio Gerardo Lo Conte parroco delle comunità di San Giovanni Battista e Madonna del Carmine il quale ha parlato ai fedeli presenti del mistero della morte.
"Sin dai primi popoli, tante sono state le domande intorno al mistero della morte. Cos'è la morte, perchè, cosa ci sarà dopo. La stessa domanda che ci poniamo noi credenti cristiani. E anche davanti alla morte, la parola di Dio ci annuncia la vita, la resurrezione. Oggi in questo giorno particolare Dio ci dona la speranza ma anche la carità.
In questo luogo tanto caro, sicuramente perchè qui ci sono affetti, ricordi, c'è una parte di vita vostra. Ma questo luogo è legato alla resurrezione. Non è per sempre ma è un luogo di attesa e resurrezione che non sappiamo come avverrà. Non la possiamo descrivere in maniera precisa e dettagliata.
La nostra vita - ha concluso don Antonio - è piena di preoccupazioni ed ansie, di tante cose che a volte se ci pensiamo sono anche iniutili rispetto al bene che siamo chiamati a fare. Partiamo da qui, da quello che non è un luogo di morte, ma un luogo che ci apre alla speranza e alla consolazione".