Chiusano S.Domenico, Ruggiero: non c'era dialogo, a decidere era solo il sindaco

La nota del segretario del circolo Pd del comune commissariato

chiusano s domenico ruggiero non c era dialogo a decidere era solo il sindaco
Chiusano San Domenico.  

Pubblichiamo la nota del segretario del circolo Pd Chiusano Di San Domenico, nonché ex consigliere comunale, Antonello Ruggiero. Da oggi il comune è commissariato dopo le dimissioni di maggioranza e opposizione. 

"Una nota mi è doverosa, in qualità di segretario di circolo del pd ma soprattutto in qualità di consigliere e cittadino di Chiusano San Domenico. Non si festeggia banalmente la fine di un’amministrazione, anzi bisogna recuperare di questi tempi la parte umana della politica e Carmine De Angelis è prima di tutto una persona, al di la’ della mancata condivisione delle scelte politico -amministrative. Sappiamo bene che il paese dovrà affrontare un periodo di commissariamento, ma in Giappone, si dice che, quando un oggetto in ceramica si rompe, lo si ripara con l’oro, poiché si è convinti che un “vaso rotto possa diventare piu’ bello di quanto non lo fosse in origine”.

Non e’ stata una scelta di partito o uno “sfizio” a portare noi firmatari alla scelta delle dimissioni, c’erano tutte le buone intenzioni di costruire un gruppo che facesse il bene del paese, di creare un gruppo unito che costruisse insieme il futuro del paese.

Ma il gruppo era diviso, basti pensare che quasi non ci si parlava, non esisteva il confronto e che non si e’ mai fatta una riunione tutti insieme dopo la nostra elezione per decidere le linee programmatiche o per mettere nero su bianco le priorità. A decidere tutto era Carmine De Angelis, approfittando della nostra spaccatura interna.

Una di queste mattine, ad esempio, e’ arrivata una lettera alle associazioni, di cui noi consiglieri eravamo all’oscuro, ne siamo venuti a conoscenza dopo che e’ stata redatta e consegnata, in cui c’era scritto che dovevano sgomberare le sedi a loro assegnate di palazzo De Francesco, in 20 giorni di tempo massimo, ma senza trovare un’alternativa. Io personalmente mi sono speso per una proroga di questo ultimatum, ma alla data attuale protezione civile, misericordia e pro loco in via di costituzione, a Chiusano di san Domenico non hanno una sede.

Lo stesso metodo e’ stato utilizzato per le nomine. La decisione sul vice sindaco, era stata gia’ presa, ancora una volta unilateralmente, nell’unica riunione fatta dopo la vittoria dove non eravamo tutti presenti, senza che se ne fosse mai discusso prima, cercando un criterio o indicando qualcuno dei candidati prima delle elezioni.

Si potevano usare criteri diversi o piu’ dialogo, ma il sindaco aveva espresso chiaramente che, ancora una volta sarebbe stato lui a decidere, venendo meno, per quanto mi riguarda all’espressione del popolo.

Un gruppo amministrativo inesistente, decisioni unilaterali, scarsa se non assente collaborazione e coesione. Sono queste le basi poco solide con cui non si puo’ amministrare adeguatamente un paese e le cose non facevano altro che peggiorare. Ho considerato impossibile, condividere per 5 anni un clima tale, con una macchina amministrativa che faceva acqua da tutte le parti.

Capisco il momento difficile e l’insicurezza dei miei concittadini, ma sono certo che essi stessi, a conoscenza di tali dinamiche, capiranno la nostra scelta.

La politica deve recuperare il senso della condivisione, non ci si puo’ affidare al singolo, non e’ questo per noi il senso della politica e dell’amministrare.

A chi, in questo momento, si impegna sui social e non solo, ad ingiuriarci, lo esorto a candidarsi alle prossime amministrative, in modo tale che si mettano sotto giudizio anche loro, per le loro capacita’ e per i consensi, che ci mettano la faccia e non restino dietro a un telefono".