Campo scuola protezione civile ad Ariano: "E' questa la vera educazione civica"

Contribuire alla prevenzione dei rischi anche attraverso la diffusione delle buone pratiche

L'intervento di una mamma, Annalisa Cogliani rivolto al presidente della protezione civile flumerese Francesco Giacobbe...

Ariano Irpino.  

E' partito per il secondo anno consecutivo nel quartier generale della protezione civile flumerese in località Casone ad Ariano Irpino, il campo scuola indetto dalla presidenza del consiglio dei ministri. Oltre 35 i partecipanti provenienti anche da comuni limitrofi e dalla vicina provincia di Benevento. Organizzazione curata nei minimi dettagli dal presidente Francesco Giacobbe, supportato dai volontari. 

Gli obiettivi principali dei campi scuola “Anch’io sono la protezione civile”, organizzati dal dipartimento della protezione civile, in collaborazione con le regioni e le organizzazioni nazionali e locali di volontariato, che dalla sua prima edizione nel 2007 ha coinvolto e formato oltre quarantamila giovani:

"Contribuire alla prevenzione dei rischi anche attraverso la diffusione delle buone pratiche di protezione civile, favorire la conoscenza dei compiti del servizio nazionale, stimolare e favorire la consapevolezza nei giovani sull’importanza di essere cittadinanza attiva e partecipe dello stato dell’ambiente e del territorio, agevolare la crescita del livello di responsabilità locale attraverso la conoscenza e la diffusione dei piani di protezione civile."

Ricco il programma di iniziative a partire da domani. Previsto ad Ariano l'arrivo della dirigente della sala operativa della protezione civile regione Campania Claudia Campobasso e degli amministratori cominali della città.

L'intervento di una mamma, Annalisa Cogliani rivolto al presidente della protezione civile flumerese Francesco Giacobbe: "Grazie infinite per la grande opportunità che offrite ai nostri ragazzi, quella di ritrovarsi in squadra, sul campo, in autonomia, ancorché vigilata, per imparare ad affrontare quelle tante situazioni che nella vita possono verificarsi indipendentemente dalla nostra volontà.

Un'esperienza di crescita e di riflessione che oggi, a mio modesto parere, sia la scuola, sia le famiglie (mi auguro di non offendere nessuno) non sono del tutto in grado di assicurare ai ragazzi. Credo che questa sia la vera educazione civica, ben lontana da quella che oggi studiano sui banchi a scuola. I tragici eventi che nei giorni scorsi hanno strappato quattro giovani vite alla nostra terra d'Irpinia, ci portano a riflettere sul grande dono che è la vita. Ed è giusto che i giovanissimi ne apprezzino il valore a partire da questa splendida esperienza di vita. Grazie di cuore."