Ariano: una perdita d'acqua da tre anni a Difesa Grande e non è l'unica

Quel progetto importante dell'arianese Miriam Surro mai preso in considerazione

ariano una perdita d acqua da tre anni a difesa grande e non e l unica

Negli anni scorsi Miriam Surro di Ariano Irpino, presentò un importante progetto per verificare da remoto le tubature e gli scippi. Non è stato mai preso in considerazione...

Ariano Irpino.  

C'è una perdita di acqua nella dimenticata contrada Difesa Grande ad Ariano Irpino che ha compiuto tre anni. E non è l'unica ve ne sarebbero altre ancora più datate sul territorio. In località Stratola, lungo la strada provinciale 10 poco distante dal bar Bivio e dalla zona Trave la fuoriuscita di acqua ha raggiunto persino l'ingresso di una proprietà privata. Per non parlare del versante opposto da località Casone, Orneta, Masciano fino a Villanova del Battista. Ed ancora Frascineta Frolice fino verso Montecalvo Irpino, Torana, Piano di Zona, Cardito, Creta madre di tutte le perdite, Manna lungo la strada che porta ad Orneta, Cannelle nei pressi di alcune villette.

A Camporeale manca addirittura da due giorni. Una mappa infinita in continua evoluzione. Il vero spreco e la vera causa di un disservizio che si ripercuote ingiustamente sulla popolazione.

Negli anni scorsi Miriam Surro di Ariano Irpino, presentò un importante progetto per verificare da remoto le tubature e gli scippi. Non è stato mai preso in considerazione. Evidentemente ci sono altri interessi da privilegiare, attraverso somme urgenti per riparazioni sicuramente gonfiate e inesistenti. Non si spiega diversamente.

Ecco cosa scrivevano su ottopagine nel 2025 in riferimento al brevetto di Miriam Surro:

Perdite di acqua a non finire sul territorio, situazione al collasso nell’arianese sul fronte idrico eppure la soluzione abita qui e non viene presa ancora in considerazione. Porta la firma di una ricercatrice del tricolle, Miriam Surro, il brevetto relativo ad un sistema completo di telelettura basato su un dispositivo autoalimentato e versatile, integrabile con gli attuali contatori allacciati alla rete idrica, del gas e dell’energia elettrica. “Il cittadino paga le tasse ed è una ingiustizia totale ciò che sta accadendo - afferma Surro - la nostra idea innovativa mira al risparmio e all’eliminazione alla radice di questo disservizio. La tele lettura garantisce una trasparenza sulle fatturazioni. L’Alto Calore sostiene che non ha i fondi per ristrutturare e rinnovare le reti. Il nostro sistema, può rappresentare la vera svolta.”

Parla la ricercatrice Miriam Surro, in giro per l'Italia tra Roma, Ferrara, Basilicata e la sua Ariano.

"Il progetto va avanti. Stiamo avendo delle belle soddisfazioni. Chiaro che la crisi è fortissima, altro che ripresa, ma stiamo pian piano crescendo. Cresce la consapevolezza che il nostro sistema davvero è qualcosa che fa risparmiare risorse energetiche ed economiche a fronte di un investimento molto molto contenuto. Ma soprattutto cresce la consapevolezza verso il risparmio energetico in tutte le sue forme, dico energetico perché, il nostro progetto si è evoluto e non trattiamo più solo acqua ma anche altre forme di energia e in particolare oltre alle municipalizzate e gli enti, come Alto calore, oggi andiamo molto nella ripartizione dei consumi condominiali. In particolare del calore, poiché per legge tre il 2015 e 2016 tutti i condomini con più di 4 unità abitative dovranno dotarsi di sistemi di contabilizzazione e ripartizione a partire dalla sostituzione delle valvole termostatiche e tra l'altro per i privati sono previsti incentivi fiscali fino al 65%. L'acqua rimane il nostro settore "principe", sia sui privati che sugli enti, stiamo terminando l'avvio di un progetto per il monitoraggio e rilevamento perdite nel Veneto, attraverso la lettura dei volumi e al contempo delle pressioni. Un progetto che sarà oggetto di studi scientifici per la creazione di modelli previsionali per il contenimento delle perdite. Sono a disposizione da anni con l'Alto Calore. Avrei messo e ho messo anche il mio lavoro gratis per amore della mia terra, ma neanche così lo hanno voluto. Avevo avviato una bellissima sperimentazione nel lontano 2011, con ottimi risultati. Tutto tempo perso, anche le centraline sono buttate ancora nei tombini probabilmente dimenticate da tutti. Non spreco più i miei anni di sacrifici e la fatica per essere trattata con sufficienza e pressappochismo, alla pari di come viene trattata la nostra rete idrica.

Mi chiedo si vuole la trasparenza dei consumi e una diagnosi della rete? Mi è stato detto: "Ma tanto si sanno dove sono le perdite a che serve il tuo sistema?" Serve a capire quanto è grande il danno, serve a capire quali sono i volumi in gioco e quali sono i provvedimenti da prendere, serve per rispetto verso i cittadini, che pagano per avere un servizio da terzo mondo. Forse non si vuole la trasparenza, perché sarebbe come aprire il vaso di Pandora."