L'iniziativa patrocinata dal comune di Grottaminarda si terrà alle ore 17:00 nella bella cornice dei Giardini Pensili del Castello d'Aquino (in caso di pioggia si opterà per la Sala Consiliare).
Nel volume edito da Historica, "Il Sapore dell'Ingiustizia", l'autore racconta "Indagini su mafia, terrorismo e corruzione nell'esperienza di un Pm", evidenziando l'importanza della giustizia attraverso chi è vittima dell'ingiustizia.
Con questo libro il procuratore Guerriero vuole offrire un lascito alle nuove generazioni affinchè seguano l'esempio dei tanti magistrati che "hanno ostacolato fino all'estremo sacrificio il progetto eversivo del terrorismo, delle mafie e dei centri di potere corrotti, contrastando la presenza opprimente della criminalità su vaste aree del Paese per offrire una giustizia rispettosa dei valori costituzionali e vicina anche alle persone vulnerabili".
Dopo i saluti del sindaco di Grottaminarda, Marcantonio Spera, gli interventi, moderati dal giornalista Norberto Vitale, della consigliera comunale delegata al contenzioso ed ai diritti del cittadini, Franca Iacoviello, del giudice del tribunale di Benevento, Enrica Nasti, del giudice di cassazione, Mariella Ianniciello, del presidente sezione lavoro corte di appello, Piero De Pietro, del direttore generale dell'Asl Avellino, Mario Ferrante, concluderà, naturalmente, l'autore Antonio Guerriero.
Nel corso dell'incontro saranno letti alcuni passi del libro da Nadia lanniciello, presidente dell'associazione "Il Quarzo Rosa", vi saranno intermezzi musicali eseguiti da Rino Vitale e Luciano Bruno con brani di De André e Dalla e al termine un aperitivo.
Antonio Rosario Luigi Guerriero è stato consigliere di prefettura a Isernia. Magistrato dal 1980 ha svolto le funzioni di sostituto procuratore in Foggia, dove ha indagato sulla criminalità pugliese. Presso la procura di Avellino ha svolto le indagini sulle organizzazioni camorristiche irpine. Nella direzione distrettuale antimafia di Napoli si è interessato delle maggiori organizzazioni mafiose campane. È stato procuratore della repubblica di Sant’Angelo dei Lombardi, diventando capofila del primo progetto di informatizzazione dei servizi giudiziari. Nominato procuratore della repubblica di Teramo, fino a qualche settimana, prima della quiescenza, procuratore della Repubblica di Frosinone, ove ha indagato su efferati delitti ed elaborato progetti per contrastare la violenza di genere. Attualmente collabora con le università degli studi di Salerno, Teramo e Cassino.