Emergenza idrica, in Prefettura la riapertura di "Chiusa"

Montoro. ll pozzo potrebbe fornire acqua alla popolazione

Per risolvere i continui disservizi ed il consumo idropotabile oramai a singhiozzo

Montoro.  

Nuovo tavolo tecnico, questa mattina, in Prefettura.?Al centro della discussione la riapertura del pozzo idrico di Chiusa a Montoro. Nei giorni scorsi c’erano stati i primi campionamenti sulle acque del punto di emungimento che è stato escluso dalla rete idropotabile dallo scorso gennaio del 2014.?Da quando cioè nella falda acquifera furono riscontrati livelli di tetracloroetilene oltre i limiti di legge. L’obiettivo, ovviamente, è quello di reimmettere il pozzo di Chiusa nella rete idropotabile.?

 

Ad oggi la fornitura alle utenze montoresi è assicurata dalle acque che arrivano dalle fonti di Cassano Irpino. il sistema però non è in equilibrio e per consentire ai serbatoi di riempirsi si è andati incontro a frequenti sospensioni della fornitura idrica nelle ore serali. L’incontro di questa mattina dovrebbe servire ad appprontare un calendario di interventi propedeutici alla reimmissione del pozzo nella rete idropotabile come ad esempio le attività di espurgo della sostanza inquinante. Intanto sul Sarno e sulla Solforana arrivano le centraline.

 

L’Arcadis, ovverosia l’Agenzia regionale di difesa del suolo, ha approntato e pubblicato il bando di gara per la sistemazione di quattordici centraline che serviranno a monitorare le portate sul Fiume Sarno e sugli affluenti principali (Solofrana, Cavaiola, Calvagnola e Lavinaio). Ed a svolgere servizi di campionamento ed analisi per la valutazione della qualità delle acque. Si tratta di un intervento connesso ai lavori strutturali inclusi nel Grande progetto Sarno. Le 14 stazioni idrometriche, saranno capaci di trasferire in tempo reale i dati relativi alla portata idrica del fiume, ma anche di consentire le analisi necessarie a testare l'eventuale inquinamento dei corsi d'acqua. Le centraline saranno installate nei punti nevralgici dell'intero bacino idrografico.

Giuseppe Aufiero