"Oggi mi sento un po’ amareggiato. Mi è stato proibito di suonare ad una messa di funerale di una persona amica e di conseguenza è stata disattesa la volontà dei suoi familiari. La motivazione è che potrei turbare la serenità di alcuni membri della parrocchia." Così l'ex parroco di Chiusano San Domenico, Antonio Romano, racconta quanto accaduto.
"Siamo arrivati ad un livello così basso di umanità che non ho nemmeno voglia di commentare. Altro che carità cristiana. Non so quale Vangelo venga proclamato da quelle parti, ma di sicuro non è quello che conosco io. Io non mi sono mai sognato di fare una cosa del genere anche al peccatore più incallito. Non ho mai cacciato via nessuno dalla chiesa, ma ho sempre accolto tutti. Accetto a malincuore questa decisione che non fa onore a chi l’ha presa e a chi l’ha richiesta. Per non creare ulteriori turbamenti non entrerò più nella chiesa di Chiusano. Sto seriamente pensando di ritirare anche la mia candidatura a sindaco, perché sembra che manchino le condizioni minime di maturità, di unità, di lealtà, di onestà, di coerenza necessarie per una campagna elettorale dignitosa. Nel caso in cui dovessi accorgermi di essere un elemento di ulteriore divisione tra i cittadini, farò un passo indietro e andrò via. Sappiate che non mi piegherò al potere, né rinnegherò i miei principi, i miei valori e i miei ideali. Ho già chi mi apprezza e mi sta aspettando. Frangar, non flectar. Un caro saluto a tutti i miei amici e sostenitori.". Conclude Romano.