"Sono arrivate oggi le prime 97 persone sopravvissute all'inferno della Libia: storie di detenzione, violenze, tratta e sfruttamento. Tra di loro persone particolarmente fragili dal punto di vista sanitario provenienti dai diversi paesi: Eritrea, Etiopia, Repubblica Centrafricana, Somalia, Sudan, Sud Sudan, Palestina e Siria. Il loro arrivo in Italia è reso possibile dal protocollo firmato lo scorso dicembre da Ministero dell'Interno, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, UNHCR Italia - Agenzia ONU per i Rifugiati, Arci, Comunità di Sant'Egidio, Federazione delle chiese evangeliche e INMP, che permetterà a 1500 rifugiati e persone, che necessitano di protezione internazionale, di essere evacuati dalla Libia all'Italia nell'arco di tre anni". Lo comunica Arci in una nota stampa. "La rete Arci - prosegue la nota - ha risposto con grande solidarietà, attivando i Circoli Rifugio e dedicando parte della sua quota di accoglienza a persone lgbtqi+. I comitati di Crema, Bologna, Chieti, Pistoia, Roma, Viterbo e Avellino attiveranno 13 appartamenti per 50 persone per questo primo volo. Particolarmente importante il sostegno dell'Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai che, con i fondi dell'8x1000, sostiene la rete dei Circoli Rifugio Arci, e di Medici Senza Frontiere che ha permesso di individuare un gruppo di persone presenti in Libia con particolari vulnerabilità sanitarie, che verranno seguite in Italia dalle loro equipe mediche".
Corridoi umanitari dalla Libia 97 rifugiati: Avellino attiva casa di accoglienza
In arrivo dai campi di detenzione vittime di torture verranno accolti in più centri
Inferno Libia, si tratta di vittime di detenzione, violenze, tratta e sfruttamento
Avella.