Capocastello, nel presepe vivente un fiocco rosso contro i femminicidi

Incanto e magia per la settima edizione del Presepe Vivente a Capocastello, borgo di Mercogliano

capocastello nel presepe vivente un fiocco rosso contro i femminicidi
Mercogliano.  

Incanto e magia a Capocastello, il suggestivo borgo alto di Mercogliano in provincia di Avellino, dove questa sera è andato in scena il presepe vivente. Nel caratteristico borgo alle pendici del Monte Partenio, ottanta figuranti hanno dato vita al presepe, emozionando e appassionando centinaia di turisti arrivati in paese per assistere alla sacra rappresentazione. Settima edizione per la riuscita iniziativa, che ha visto coinvolta tutta la comunità mercoglianese. Scene, mestieri , parti della storia di duemila anni fa in scena, per un evento che tornerà ad animare il borgo di pietra, anche il 5 e 6 gennaio. Nella natività, oltre ad un bue e un asinello come da tradizione, c'era la piccola Beatrice, tre mesi di vita: è stata lei, in questa settima edizione del presepe vivente di Mercogliano, ad interpretare il ruolo del Bambino Gesù. Ad affiancarla zia Barbara( la Madonna) e Arturo, nel ruolo di San Giuseppe Giuseppe, e anche quattro splendidi angioletti. Ma non solo. Il presepe continua ad essere strumento di riflessione e dialogo del nostro tempo a Capocastello. Un fiocco rosso è stato sistemato all'ingresso della grotta della Natività, per dire no alla violenza sulle donne . "Il presepe è vivente perché , non solo è fatto di persone, ma perché ci parla è vivo, parla del nostro presente. Questo fiocco è un monito per tutti, perché dobbiamo riflette su quante donne sono state uccise, picchiate e abusate. Dobbiamo combattere la cultura della violenza. Guardando Maria, la Madonna, nella grotta riflettiamo insieme e diciamo basta alla violenza e ai femminicidi".