San Lauro, Grasso: «Fatto grave se fosse una ripicca politica»

E sul dissesto il consigliere dichiara: Si poteva evitare, pagano le pene i cittadini di Quindici

Quindici.  

«Il dissesto? A mio parere, si poteva evitare. Sulla Fondazione San Lauro aspetto di conoscere le motivazioni del sindaco, ma se lo sfratto è dettato da ragioni politiche si tratta di un fatto gravissimo». Così si esprime Francesco Grasso, consigliere di minoranza al Comune di Quindici che affronta i temi politici più "caldi" del momento, quelli che animano il dibattito nella cittadina del Vallo di Lauro.

«Qualche giorno fa, in Consiglio Comunale, la maggioranza ha approvato le nuove tasse. Si tratta di un atto consequenziale alla dichiarazione di dissesto, che obbliga l'Ente a portare entro 30 giorni le aliquote ai massimi livelli. Il dato politico è che a seguito di tale scelta ci ritroveremo con le tasse raddoppiate. Addirittura triplicate per le attività commerciali. A mio modo di vedere, si poteva evitare. Che a Quindici ci sia un buco lasciato in eredità dall'amministrazione Santaniello è ormai fuori discussione. Ritengo però che con una buona politica, fatta di sacrifici, in un paio di anni se ne poteva venirne a capo. Il nuovo sindaco ha preferito invece la strada più semplice, quella che però va a discapito del cittadino».

Sulla questione San Lauro, Grasso si mantiene più equilibrato. «Non ho elementi per giudicare ed esprimermi. Della vicenda non se n'è parlato nell'ultimo Consiglio Comunale. Bisogna capire quali sono le reali motivazione alla base della decisione assunta dal sindaco e dalla sua Giunta. Se il problema è reperire spazi per altre attività comunali è un conto, ma se davvero, così come si vocifera in paese, si tratta di una ripicca politica, allora ci troveremmo dinanzi ad una situazione di una gravità assoluta».

 

Rocco Fatibene