“Mariantonietta sarai con noi in questo nuovo anno scolastico”. E’ la frase che i compagni di scuola di Mariantonietta Cutillo, la giovanissima morta a soli 15 anni fulminata dal caricatore del telefonino nella vasca da bagno, hanno scritto sulla lavagna nel loro primo giorno di scuola. Amici e parenti piangono la giovanissima tragicamente deceduta lo scorso 2 maggio.
Dopo 4 mesi dalla morte di Mariantonietta Cutillo è arrivata la svolta nelle indagini. “Se il caricabatterie fosse stato a norma, scrivono nella loro relazione i carabinieri del Reparto tecnologie informatiche, Maria Antonietta sarebbe ancora viva”. E sono cinque gli imprenditori, quattro di nazionalità cinese, con sedi in provincia di Firenze a Calenzano, Sesto Fiorentino e Pontedera e a Trezzano sul Naviglio, in provincia di Milano, che sono indagati per omicidio colposo oltre che per frode in commercio e vendita di prodotti industriali con marchi mendaci. Sono scattati così nelle scorse ore controlli e sequestri, mentre la comunità di Montefalcione si stringe intorno a Giuseppe e Rosa i due genitori della giovanissima straziati dal dolore.
La sedicenne frequentava il secondo anno all'istituto alberghiero del capoluogo irpino e aveva già scelto l'indirizzo enogastronomico per il triennio successivo. Sognava di diventare una chef "come quelli che compaiono in televisione", diceva ad amici e insegnanti che oggi la ricordano ancora come una ragazza solare, studiosa, ricca di curiosità e gioia di vivere. Ieri al ritorno in classe i suoi compagni hanno scritto sulla lavagna: “Una frase commovente che racconta il grande affetto di amici e compagni per la giovanissima, strappata alla vita troppo presto. Nel tempo libero dallo studio Mariantonietta dava una mano al padre che gestisce una macelleria. Ancora oggi c'è il rimpianto anche dei suoi vicini di casa che la ricordano come una persona speciale, molto legata alla famiglia, la figlia che tutti avrebbero voluto avere.
Era al telefono in videochiamata con la sua inseparabile amica quando MariaAntonietta Cutillo morì folgorata nella vasca da bagno della sua abitazione la sera del 2 maggio scorso. Sulla morte della sedicenne di Montefalcione, in provincia di Avellino, ha fatto chiarezza la Procura di Avellino, guidata da Domenico Airoma: la giovane è morta a causa del caricabatterie non a norma prodotto e importato in Italia dalla Cina che innescò la scarica elettrica quando il telefonino della vittima scivolò nella vasca da bagno. L'allarme venne lanciato dall'amica con la quale era al telefono: un urlo straziante che precedette l'interruzione della comunicazione.