Ariano: 22 anni fa veniva a mancare Fedele Gizzi, il sindaco dei poveri

La proposta dei figli Fulvio ed Enzo al sindaco e al presidente della commissione toponomastica

ariano 22 anni fa veniva a mancare fedele gizzi il sindaco dei poveri

Figura storica e indelebile della città che merita il giusto riconoscimento

Ariano Irpino.  

Esattamente 22 anni fa veniva a mancare ad Ariano Irpino Fedele Gizzi, politico galantuomo d'altri tempi e sindaco simbolo della città, al fianco dei poveri. 

Un uomo esemplare che ha lasciato una traccia indelebile tra la gente per la sua grande umanità, rettitudine e spiccata attenzione al bene comune. Una figura che non è stata ancora valorizzata e resa omaggio di una meritata intitolazione. 

Da qui la richiesta da parte dei figli Fluvio ed Enzo direttamente al sindaco Enrico Franza e al presidente della commissione toponomastica del comune di Ariano Irpino, di intitolazione di una nuova piazza, strada o altro luogo a Fedele Gizzi. 

"Considerato che l'amministrazione del comune di Ariano Irpino, intende intitolare gli spazi pubblici faforendo il ricordo e la memoria di persone con particolari meriti sociali e civili, valutata inoltre l'importanza di ricordare le persone che hanno investito tempo, competenze, impegno e passione al servizio del bene comune e della propria comunità rappresentando un esempio  per le future generazioni, chiediamo che venga esaminata dalla commissione la richiesta in merito alla intitolazione di una piazza o di una via in ricordo di Fedele Gizzi, scomparso il 24 giugno 2001 ed ancora oggi ricordato dalla comunità di Ariano Irpino come esempio di impegno civile e pubblico."

La sua biografia

Fedele Gizzi nato il 5 ottobre 1917 e deceduto il 24 giugno 2001. Conseguì la laurea il lettere e filosofia all'Università Federico II di Napoli il 29 novembre 1939. Fu prima docente e poi preside nelle scuole medie e all'istituto tecnico Gaetano Bruno di Ariano Irpino.

Fu eletto consigliere comunale nelle liste del partito comunista nel 1946 e 1952. Nel 1954 passò tra le fila della democrazia cristiana e fu eletto nelle comunali del 1956-1960-1964-1970-1975-1980.

Fu sindaco dal 1964 al 1970 e dal 1974 al 1975, anno in cui rivestì la carica di presidente della comunità montana dell'ufita e dell'amministrazione provinciale di Avellino.

Attivissimo e grande sostenitore dell'associazione combattenti e redudi di guerra insieme all'amico fraterno, compianto Antonio Lizzo.