"Mio padre salvato dalla polmonite dagli angeli dell'ospedale Criscuoli"

La storia dall'alta Irpinia

mio padre salvato dalla polmonite dagli angeli dell ospedale criscuoli
Sant'Angelo dei Lombardi.  

I familiari di un paziente ringraziano i medici e gli infermieri del P.O. “Criscuoli-Frieri” di Sant'Angelo dei Lombardi per l'assistenza fornita al caro padre, ricoverato per una
polmonite.
In una lettera indirizzata al Direttore Generale dell'ASL di Avellino, Mario Nicola Vittorio Ferrante, il figlio del paziente elogia il Presidio Ospedaliero, manifestando il più vivo
apprezzamento professionale e umano per il personale medico e infermieristico in servizio.
“Nel tardo pomeriggio di Sabato 27 maggio c.a. mio padre 83enne, di Guardia Lombardi, con diverse comorbilità, veniva ricoverato al Pronto Soccorso per una polmonite che se non gestita in tempo rischiava di provocare una grave insufficienza respiratoria. - racconta il familiare - Immediatamente dopo essere stato accettato e sottoposto agli esami, veniva trattato subito con ossigeno e farmaci, per poi essere trasferito nel reparto di Medicina dove ha risposto molto bene alle cure adeguate messe in essere dai medici, in relazione anche alle sue condizioni di fragilità”.
“Dopo ripetuti esami e controlli e dopo aver superato "la tempesta" dei primi 5 o 6 giorni, finalmente in data odierna (8 Giugno) mio padre è stato dimesso tornando a casa in buona salute”, conclude il figlio del paziente dimesso.
Ciò a testimonianza, spiega nella missiva, che “nel settore sanitario (come spesso sentiamo e leggiamo dalle cronache, non vi è solo "mala-sanità", incompetenza e imperizia) ma al contrario, nella nostra Irpinia, abbiamo professionisti (medici e infermieri) come quelli che hanno curato mio padre, che con professionalità, etica, rispetto e abnegazione, lontano dai "riflettori" operano per salvaguardare al meglio le vite umane conquistando i risultati sul campo”. Infine si sottolinea l'importanza degli ospedali delle aree interne: “Molto spesso, proprio come nel caso di mio padre, sono essenziali per salvare la vita di una persona che rischierebbe anche il decesso, nel caso in cui le sue condizioni siano complicate per raggiungere ospedali più lontani”.