Ariano. L’ospedale Frangipane si tinge di rosa: cambia la direzione

Due nuovi colpi sotto la guida del manager Mario Ferrante

Rita Perrotta originaria di Ariano Irpino guiderà la struttura ospedaliera del Frangipane. Una lieta notizia accolta con gioia, soddisfazione e orgoglio...

Ariano Irpino.  

L’ospedale Sant’Ottone Frangipane di Ariano Irpino si tinge di rosa. Due nuovi colpi sotto la guida del manager Mario Ferrante.  La direzione è affidata a Rita Perrotta originaria del tricolle. Una notizia accolta con grande soddisfazione e orgoglio. 

"Conosco già la professionalità di entrambe. La radiologia per l'ospedale di Ariano Irpino, svolge un ruolo di primo ordine, in quanto se essa funziona al top, anche gli altri reparti vanno avanti. E sicuramente uno degli obiettivi, è quello di aprire all'esterno, attraverso risonanza magnetica, tac ed altro. Abbiamo attrezzature di ultima generazione e siamo pronti. Sarà l'inizio di una nuova era."

Rita Perrotta e Mena Vope, la prima nelle vesti di direttore sanitario e la seconda a capo della diagnostica per immagini entrambe provenienti dal Moscati di Avellino.

La presentazione è avvenuta stamane negli ambienti della direzione sanitaria. Ecco le sensazioni raccolte dalle due new entry.

Rita Perrotta: 

"E' un impegno oneroso ma sicuramente prestigioso. L'ospedale è un punto di riferimento importante per questo territorio. Abbiamo già avuto delle direttive, sappiamo quali sono le priorità, le azioni sulle quali lavoreremo sin da subito in sintonia, condivisione e comunicazione. Siamo già da oggi operativi.

Mena Volpe:

"E' fondamentale soddisfare le esigenze interne all'ospedale. Si parte da qui. Avere una qualità dell'imaging, della risposta clinica nei percorsi diagnostici terapeutici dei pazienti interni e soprattutto di aprire al territorio. Una diagnostica per immagini di alta competenza, professionisti seri, lavoratori che si aggiornano. E questa per me è una bella sfida. 

Rita Perrotta sostituisce il direttore sanitario facente funzioni Silvio D'Agostino, il quale con grande spirito di sacrificio, abnegazione, professionalità, attraverso uno sforzo incredibile e un rapporto cordiale e collaborativo, sotto gli occhi di tutti con amore e grande senso di umanità si è diviso a metà tra la direzione del pronto soccorso e l'intera struttura ospedaliera. Un lavoro non facile soprattutto durante la fase più acuta della pandemia.