Atripalda: l'ex comitato salva San Sabino

I falò della vigilia, invece, restano al centro di un caso tutto da chiarire

Atripalda.  

Il rischio che una tradizione secolare potesse essere cancellata da una crisi di “devozione” sembra scongiurato: quasi certamente anche quest’anno il 9 febbraio la processione dei santi Sabino e Romolo sarà salutata dai fuochi d’artificio e accompagnata dalla banda musicale. A farsene carico, infatti, saranno alcuni componenti dell’ex comitato festa patronale, scioltosi nel maggio dello scorso anno.

 

Il parroco don Enzo De Stefano, dopo aver annunciato attraverso i manifesti che quest’anno la processione dei santi Sabino e Romolo non prevedeva né i fuochi pirotecnici, né la banda musicale e né i fiori sulle statue dei santi, ha chiesto aiuto ad alcuni dei componenti dell’ex comitato.

 

Due sere fa c’è stata la prima riunione, al termine della quale è stato deciso che sia attraverso una questua, sia con le offerte in chiesa saranno racimolati i circa 5mila euro necessari a pagare gli “spari”, le luminarie davanti alla chiesa madre e la banda mentre i fiori quasi certamente saranno donati, come in altre occasioni, da Sabino Caronia de “La Cattalea”. Pur di salvare la tradizione, intorno al parroco don Enzo De Stefano si sono stretti il presidente onorario del comitato festa, il cav. Gennaro Marena, insieme ad Anna De Maio, Carmine Pesca, Mirko Musto, Mario Giardullo, Nino Infante, Francesco Del Gaudio e Paolo Maffei. 

Tutti i particolari domani in edicola

 

Gianluca Roccasecca