A Trevico il sindaco Nicolino Rossi spegne la pubblica illuminazione per il caro energia ed evitare il default. Bollette salatissime mettono a dura prova, anche enti e amministrazioni che provano a trovare soluzioni utili.
Con un lungo post su facebook il primo cittadino Nicolino Rossi annuncia lo spegnimento dalle 23.30 alle 5.30 del mattino dei punti di illuminazione del paese, e fino all'emergenza energetica. Attesa bolletta da 50 mila euro per dicembre.
Rischiamo il default, luci spente a Trevico
"Cari concittadini i costi dell’energia sono oramai insostenibili sia per le nostre famiglie che per il Comune. Il nostro Ente in considerazione dei tre impianti di depurazione, dei diversi impianti di sollevamento e dei circa 815 punti luce della pubblica illuminazione presenti su tutto il territorio del Comune di Trevico ha costi che se non drasticamente ridotti condurranno l’ente verso il default - spiega Rossi -.
Consumi, il caro bollette ci impone una scelta
Abbiamo messo in campo tutto le azioni possibili per scongiurare lo spegnimento di tutte le armature ( riduzione di flusso, spegnimento alternato dei punti luce, e adesione ad un nuovo fornitore OPTIMA) purtroppo l’impiantistica è obsoleta e non consente di poter adottare misure atte alla riduzione dei consumi.
Aumenti in bolletta: subito il piano
La riduzione dei costi per l’energia è stato da sempre l’obiettivo di questa amministrazione, tanto è vero che abbiamo proposto l’efficientamento energetico di tutta la pubblica illuminazione, di alcuni edifici comunali, a questo si aggiungerà la dismissione di un impianto di depurazione.
Caro bollette, cosa fare
Negli anni abbiamo provveduto ad efficientare diverse armature della pubblica illuminazione ma contiamo, nell’arco dell’anno 2023, di completare tutta la rete della pubblica illuminazione, infatti a breve pubblicheremo la gara per circa 1100000 euro relativa all’efficientamento energetico di tutta la pubblica illuminazione.
A titolo esemplificativo rappresento che i rincari dei costi dell’energia elettrica sono tali che ci consentono di stimare per il mese di dicembre una bolletta di oltre 50000 euro, considerate che prima di questa crisi energetica i costi per l’energia sostenuti dall’ente erano di circa 130000 euro l’anno.
Costi luce e gas aumenteranno ancora
Tale previsione impone all’amministrazione comunale di mettere in atto delle misure drastiche al fine di ottimizzare i consumi e contenere i costi. Pertanto in questi giorni è in corso un’operazione di ulteriore riduzione di flusso e spegnimento di alcuni punti luce dove possibile e l’istallazione dei timer per regolamentare lo spegnimento di tutti i punti luce alle ore 23:30 per poi riattivarli alle ore 5:30, per il momento la prima accensione e lo spegnimento finale saranno gestiti dal sistema crepuscolare.
Luci spente, c'è l'ordinanza
Queste restrizioni, che a breve saranno disciplinate da specifica ordinanza rimarranno in vigore fino al permanere dell’emergenza energetica, con la speranza di tornare alla normalità nel più breve tempo possibile.
Purtroppo la situazione è complicata, comprendo anche le polemiche, ma non ci sono alternative, questo è l’ultimo tentativo per evitare di rivedere le tariffe Imu ed Irpef che come ben noto a tutti al momento sono al minimo possibile (IMU 7.60x1000, Irpef minimamente ritoccata 0,3X1000). Certo che tutti comprendiamo il momento difficile vi chiedo di non polemizzare se in qualche piccola area del paese non si procederà allo spegnimento totale, ma come ben capirete ci sono degli obiettivi sensibili che devono essere ben preservati.", conclude Rossi.