Ponte nano di Tre Torri, l’ultimatum di Anselmo La Manna Comitato Tutela del Territorio: “Ho formalmente inviato al Prefetto di Avellino Carlo Sessa, alla Società Anas compartimento di Napoli e al Sindaco di Flumeri Angelo Lanza, l’invito diffida per il ripristino della normale circolazione nel tratto interessato entro il termine di giorni sette. Caso contrario procederò allo smantellamento della segnaletica più volte denunciata per la sua pericolosità.” Una storia senza fine che parte dal 2012. Non sono bastati fino ad oggi i ripetuti incidenti a sensibilizzare l’Anas.
Da tre anni si attende il ripristino del viadotto e l’eliminazione di una segnaletica ad alto rischio, causa di ripetuti incidenti. Tutto è cominciato nel 2012 dopo un primo incidente. Una struttura mai riparata, una segnaletica stradale ingannevole e ad alto rischio sia di giorno che di notte. Un mese fa si sono registrati problemi durante un trasporto eccezionale. Precedentemente lo scontro frontale tra due furgoni, un fiat scudo condotto da un operaio di Ariano Irpino, Michele De Gruttola 63 anni che stava raggiungendo il posto di lavoro nella vicina zona industriale di Sturno e un Peugeot Boxer guidato da Pasquale Barrasso 55 anni, che viaggiava nella direzione opposta verso Ariano, per raggiungere il cantiere della fibra ottica. I due mezzi si scontrarono frontalmente proprio in quella strettoia del viadotto, che genera continuamente paura e incertezza alla guida, soprattutto quando le condizioni meteo diventano avverse. In questo caso nessuno fortunatamente riportò conseguenze serie. Una Variante all’insegna dei pericoli e dei disagi, già teatro di morte, nei mesi scorsi poco distante da qui. A preoccupare non è tanto il cavalcavia in se, lesionato dal 2012 da mezzi pesanti fuori sagoma ma la segnaletica pericolosissima soprattutto nelle ore serali. Sotto quest'ultimo aspetto grazie all'intervento della Polizia di Ariano, circa un mese sono stati adottati alcuni accorgimenti importanti, sotto il profilo della sicurezza, ma la paura resta. Era toccato per primo ad un camion munito di trivella, successivamente ad un altro che trasportava un escavatore con carrellone, il mezzo aveva letteralmente divelto una parte della struttura in cemento dopo aver abbondantemente superato i limiti di sagoma ed ancora ad un altro mezzo dell’Enel munito di gru. In quest’ultimo caso l’autista originario di Casal Di Principe si salvò per miracolo. A nulla è valso finora ogni appello da parte degli automobilisti. Oggi sulla questione interviene ancora una volta con forza e determinazione Anselmo La Manna. I lavori sarebbero dovuti già cominciare da tempo per eliminare ogni situazione di pericolo, ma la segnaletica della vergogna è ancora lì, con quel “finto autovelox” della Polizia Stradale a seminare panico ogni giorno. La Manna è determinato più del solito: “Tempo sette giorni e questa storia finirà. L’Anas se vuole può intervenire, lo faccia immediatamente, altrimenti provvederò io a liberare la carreggiata.”
Gianni Vigoroso