Pozzi e centraline, si decide

Nella mattinata di ieri nuovo incontro in Prefettura per la vicenda del tetracloroetilene in falda

Montoro.  

Il primo cittadino di Montoro Mario Bianchino ha nella mattinata di ieri preso parte ad un nuovo tavolo tecnico in Prefettura. Al centro della discussione l’analisi sui pozzi del comprensorio montorese. Nei giorni scorsi i primi campionamenti sul pozzo di località Chiusa che è stato escluso dalla rete idropotabile dallo scorso gennaio del 2014. Si punta a reimmetterlo nella rete, dati permettendo, così da superare i disagi legati alle ripetute sospensioni della fornitura idrica ai montoresi.

 

“Martedì prossimo, spiega il primo cittadino di palazzo dell’Annunziata, avremo un altro incontro tecnico. In quella occasione saranno approntato un calendario di interventi propedeutici alla reimmissione del pozzo di Chiusa nella rete idropotabile come ad esempio le attività di espurgo che serviranno a creare le condizioni affinchè il pozzo di Chiusa possa essere collegato nuovamente alla rete idropotabile”. Intanto sul Sarno e sulla Solforana arrivano le centraline.

 

L’Arcadis, ovverosia l’Agenzia regionale di difesa del suolo, ha approntato e pubblicato il bando di gara per la sistemazione di quattordici centraline che serviranno a monitorare le portate sul Fiume Sarno e sugli affluenti principali (Solofrana, Cavaiola, Calvagnola e Lavinaio). Ed a svolgere servizi di campionamento ed analisi per la valutazione della qualità delle acque. Si tratta di un intervento connesso ai lavori strutturali inclusi nel Grande progetto Sarno. Le 14 stazioni idrometriche, saranno capaci di trasferire in tempo reale i dati relativi alla portata idrica del fiume, ma anche di consentire le analisi necessarie a testare l'eventuale inquinamento dei corsi d'acqua.

 

Le centraline saranno installate nei punti nevralgici dell'intero bacino idrografico, in base ai punti critici ma anche agli interventi strutturali inclusi nel Grande progetto. Prima di ciascuna vasca di espansione (a Montoro ne sarà sistemata una in corrispondenza di ciascuna delle vasche) o area di esondazione controllata e prima dello scolmatore di Torre Annunziata, effettueremo misure di portata e controllo ambientale. I dati saranno disponibili in internet e tutti i cittadini potranno verificarli.

 

Con le 8 stazioni ARPAC dovrebbe essere possibile valutare lo stato di salute del fiume e con controlli a sorpresa scovare gli inquinatori abusivi. I controlli ambientali avverranno con cadenza quindicinale ma senza che vi sia un calendario prestabilito, in modo che i controlli possano avvenire senza alcuna programmazione con tempestività e immediatezza in caso di segnalazioni e comunque 'a sorpresa'.

 

Giuseppe Aufiero