Sabato 05 febbraio, alle ore 10:15, all’istituto superiore Fermi si parla di alimentazione corretta con il convegno “Mangia bene, vivi meglio”.
Ospite dell’incontro, Nicoletta Iacoviello, biologa nutrizionista, introdotta dai saluti di Silvana Rita Solimine, Dirigente Scolastico dell’Istituto Superiore Fermi, Franco Di Cecilia, Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo G. Pascoli di Frigento, e di Michele D’Ambrosio, Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo Pascoli di Vallata.
«Questo evento» - ci spiega la dirigente scolastica Silvana Rita Solimine - «si propone di fornire agli alunni le informazioni necessarie per attuare scelte alimentari consapevoli, recuperando i principi di una dieta sana. Le nuove generazioni hanno un rapporto con il cibo e con la natura molto più articolato, pertanto diventa fondamentale adottare strumenti di trasmissione di contenuti e di valori efficaci, quindi, capaci di suscitare curiosità e desiderio di conoscenza profonda rispetto alla realtà. Attraverso il cibo diventa possibile ristabilire un rapporto corretto con la propria storia, individuale e collettiva, al fine di facilitare la formazione dell’identità di ognuno. Educare a un buon rapporto con il cibo diventa, dunque, un processo di apprendimento formale e informale in grado di facilitare l’incontro con il proprio territorio e ambiente. È proprio in questa ottica che la scuola deve favorire l’avvicinamento alle realtà rurali di ciascun territorio».
«Tutti i giorni» - ci dice la relatrice Nicoletta Iacoviello - «ribadisco ai miei pazienti l’importanza di stabilire una routine quotidiana che sia incentrata su due grandi capisaldi: la sana alimentazione e lo sport. Non è un segreto per nessuno che oggi viviamo in una società che ci impone ritmi di vita molto veloci che si ripercuotono anche sul nostro modo di consumare i pasti, e allora si assiste a una impostazione scorretta dell’alimentazione che va dalla prima infanzia, quando cioè sono i genitori, che lavorano e hanno poco tempo a disposizione da dedicare alla preparazione dei cibi dei propri figli, e si protrae per tutta la vita. Tuttavia ogni momento è buono per cambiare strategia. Basta mettere a conoscenza i nostri ragazzi prima di tutto degli immensi benefici che derivano da una alimentazione corretta e poi anche della bontà di quest’ultima. Purtroppo permane la concezione che cibi cosiddetti tristi e sconditi facciano meno male rispetto ad alimenti appetitosi e conditi. Niente di più sbagliato, oggi sappiamo che non c’è alcun motivo per sacrificare il gusto di una pietanza a favore del suo impatto benevolo sul nostro metabolismo e sappiamo anche che non è così necessario fare una conta particolareggiata delle calorie che ci sono nel piatto. Quello che conta è avere una alimentazione variegata e basata su pietanze sane».
L’incontro rientra nel progetto di educazione alimentare e vedrà la partecipazione delle classi del biennio dell'Istituto.