Più che da una differente appartenenza provinciale, Marzano e Visciano sono divise dalla montagna. Quella che però, una volta all’anno, di norma il penultimo lunedì del mese di luglio, fonde in un unicum le due comunità nel solco della tradizione mariana. L’anello di congiunzione tra la cittadina del Vallo di Lauro e il comune del napoletano è rappresentato dal rito dei “Battenti”. Sono fedeli. Gente di ogni estrazione sociale che, per testimoniare la propria devozione alla Vergine del Carpinello, sceglie di percorrere un tortuoso e difficile tragitto, in silenzio e a piedi nudi. Un cammino di fede che inizia e termina a Visciano, passando per i territori del nolano, ma che prevede tra i suoi momenti più caratteristici la percorrenza di un’antica mulattiera di montagna: “a ‘scesa e Marzano”.
Alle 5 del mattino prende il via il commovente pellegrinaggio. Sono oltre mille e cinquecento i “Battenti” che, con divisa bianca su cui è impressa l’immagine della Madonna, nastro rosso e medaglia, percorrono a piedi nudi più di 20 chilometri di strada. La prima tappa è quella di Marzano, la più dura, la più difficoltosa. Attraverso la montagna uomini, donne e bambini, aiutandosi reciprocamente ma restando sempre in silenzio, pian piano raggiungono il bellissimo Santuario della Vergine dell’Abbondanza.
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Rocco Fatibene