«Per fermare l'escalation criminale nel Vallo di Lauro serve l'Esercito». Antonio Bossone lo ha affermato ieri sera nel corso del Consiglio Comunale di Lauro. E lo ha ribadito, questa mattina, ad Avellino partecipando al Comitato per la sicurezza e l'ordine pubblico in Prefettura. Dichiarazioni che il primo cittadino lauretano rilascia a distanza di cinque giorni dall'attentato al cantiere delle scuole di via Principe Amedeo. Parole che rappresentano un pungolo alle Istituzioni, alle quali gli amministratori locali chiedono maggiore tutela rispetto ad una riorganizzazione dei clan sul territorio.
C'è preoccupazione nel Vallo. In quasi tutti i comuni sono in corso o stanno per iniziate gli interventi di riqualificazione urbanistica finanziati attraverso le misure regionale per l'accelerazione delle spesa. Si aprono cantieri, arrivano risorse, si aggiudicano gli appalti. Fondi che fanno gola alle organizzazioni criminali che, come già avvenuto in passato, puntano a mettere le mani sul business edilizio. E' questa infatti la principale letturale che viene data alla vicenda dei colpi di fucile indirizzati verso gli escavatori della ditta Dalma, incaricata dell'abbattimento dei plessi scolastici di Lauro.
«Dobbiamo creare un muro istituzionale - afferma il sindaco di Lauro - Lo faremo già il 21 luglio prossimo deliberando in sede di Unione dei Comuni. Non è una provocazione quella dell'Esercito, che tra l'altro è già impegnato nel vicino hinterland nolano in attività connesse al piano per il rilancio della Terra dei Fuochi. Noi chiediamo al Governo di autorizzare la presenza dei militari anche nella nostra zona per finalità differenti, concernenti più che altro la sicurezza e l'ordine pubblico».
Faro