San Biagio: niente benedizione della gola con le candele

Le tradizioni che cambiano in tempi di pandemia

san biagio niente benedizione della gola con le candele

Proteggici dalle malattie della gola, per le quali è ammirabile la tua intercessione...

Ariano Irpino.  

Per la prima volta niente benedizione della gola ai fedeli con l'utilizzo di candele incrociate nelle chiese. Ridimensionata anche la tradizionale celebrazione di San Biagio, (anticamente si usava anche olio benedetto). Dal Vaticano, l'invito ai parroci ad attenersi alle disposizioni anti Covid.

La formula nel rito della benedizione di San Biagio è stata pronunciata ad alta voce solo una volta per tutti i fedeli, mentre la benedizione individuale impartita senza parole. Nella Basilica Cattedrale di Ariano Irpino, attraverso le mani incrociate al collo da parte di ogni fedele stesso, ma senza candele o contatti ravvicinati con il sacerdote. A presiedere la liturgia Monsignor Antonio Blundo insieme a don Salvatore Albanese

La congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti ha già chiarito le disposizioni a cui dovranno attenersi i celebranti anche nel rito di imposizione delle ceneri.

"In particolare, dopo aver benedetto le ceneri e averle asperse con l’acqua benedetta, il sacerdote si rivolgerà ai presenti recitando una volta sola per tutti i presenti la formula come nel Messale Romano: “Convertitevi e credete al Vangelo“ oppure “Ricordati, uomo, che polvere tu sei e in polvere ritornerai”. Quindi il sacerdote dovrà prendere le ceneri e con un segno della croce lasciarle cadere sul capo di ogni fedele, senza dire nulla."