Atripalda, nasce in città il presidio di "Libera"

Taglio del nastro previsto per lunedì 6 luglio alle ore 18.30

Atripalda.  

Lunedì 6 luglio alle ore 18.30 ad Atripalda presso “La Piazzetta degli Artisti” (nei pressi di Piazza Garibaldi) durante la manifestazione “Guardare Per Andare Oltre!” nascerà ufficialmente il presidio di Libera Atripalda. Il primo nucleo locale in Irpinia dell’associazione antimafia che opera da venti anni nel nostro Paese verrà inaugurato ufficialmente attraverso la firma del patto di presidio tra i cittadini e le associazioni che da oltre due anni stanno lavorando a questo obiettivo a cui seguirà l’elezione ufficiale del referente di presidio. Durante il percorso di costituzione, che ha visto gli attivisti presenti anche nei comuni di Manocalzati, Santo Stefano del Sole e San Potito Ultra si è deciso di intitolare il presidio a Pasquale Campanello, vittima innocente irpina della criminalità organizzata. Una scelta significativa che vuole porre l’attenzione di tutti su come si possa combattere mafia, corruzione e povertà facendo il proprio dovere nella quotidianità. Pasquale, infatti, era Sovrintendente Capo del Corpo di Polizia Penitenziaria, in servizio presso la Casa Circondariale di Napoli Poggioreale. L’8 febbraio 1993, venne ucciso da quattro killer con quindici colpi di pistola a distanza ravvicinata in un agguato sotto la sua abitazione a Mercogliano per non essersi piegato a ricatti e tentativi di corruzione. Saranno presenti Fabio Giuliani, referente di Libera Campania, Antonio Di Gisi, Libera Atripalda, Renato Natale, Sindaco di Casal di Principe, Antonietta Oliva, vedova Campanello, Daniela Marcone, Vicepresidente Nazionale di Libera, Francesco Iandolo, referente di Libera Avellino. Quello di Atripalda è un appuntamento che cade in un periodo particolarmente impegnativo per Libera Avellino che oltre a promuovere iniziative per diffondere la cultura della legalità cerca di allargare ulteriormente la rete su tutto il territorio irpino. Uno sforzo necessario per raggiungere tutti quei territori dov’è importante mettere insieme forze e competenze per contrastare la criminalità e per creare quegli anticorpi sociali che ne possano favorire una rapida diffusione. 

Redazione