"La falsa notizia circa la riapertura della discarica di Difesa Grande e lo sversamento di nuovi rifiuti, più che destare preoccupazione o allarme sociale, riscalda il cuore di tiepida tenerezza verso quelle persone che furono “paladini”, “cronisti” e “amministratori” nei gloriosi anni delle lotte di popolo e che sono stati trasformati dal tempo in goffi ed attempati utilizzatori di social network, spazi virtuali in cui si muovono con la stessa destrezza degli adolescenti che iniziano ad affacciarsi alle cose del mondo." Dura nota del presidente del consiglio comunale Luca Orsogna in risposta alle accuse mosse nelle ultime ore dalla minoranza sulla vicenda Difesa Grande.
"La Discarica non verrà riaperta, nè verrà sversato un solo chilo di rifiuto in discarica. Questa è la verità ed è una vittoria della Giunta Franza e del Movimento 5 Stelle che sul finire del 2019 impedirono lo sversamento di 100.000 metri cubi di nuovi rifiuti in discarica.
Sullo strato superficiale di capping la questione è in questi termini: la normativa europea, nazionale e regionale prevede che lo strato finale di copertura (nel caso di difesa grande si tratterebbe di 50 centimetri) possa essere realizzato con biostabilizzato certificato, tracciato recuperato e opportunamente riciclato per divenire materiale idoneo alla riambientalizzazione delle discariche chiuse.
Il tribunale amministrativo - chiarisce Orsogna - ha ribadito la validità di questo impiego anche per la discarica di difesa grande, perché rispondente a principi euro-unitari di economia circolare, gli stessi principi che incentivano le aziende a riciclare vetro, plastica, carta, lattine, umido: tutti quei rifiuti che se opportunamente trattati possono avere nuova vita, divenire nuovi prodotti e materiali anziché inquinare.
Non qualsiasi biostabilizzato (raccattato chissà dove) può essere utilizzato per questo scopo, ma solo quello certificato, tracciato, trattato in un certo modo.
Ariano corre un grave pericolo: utilizzare il 50% di materiale riciclato per la realizzazione di uno strato superficiale di copertura dello spessore di 50 centimetri!!!
Mi sta bene, creiamo il comitato anti-riciclo e lapidiamo in piazza chiunque porti ad Ariano anche uno solo di quei fazzoletti di carta con la confezione verde che tanto ci graffiano il naso durante i raffreddori. Il punto è: in Regione Campania un biostabilizzato con queste caratteristiche (tracciamento e certificazione) ancora non esiste e finchè non sarà reperibile dovrà essere utilizzato esclusivamente terreno vegetale.
Dramma: Arriveranno i camion con il terreno vegetale preso chissà dove! Facciamo i comitati di lotta…
Siamo seri. Oggi - conclude Orsogna - i “paladini”, “cronisti” e “amministratori” decaduti, incapaci di metabolizzare la sconfitta e di decifrare i fatti, non lo sono più. Forse non lo erano da tempo e ancor più probabilmente non lo sono mai stati. Questa nuova classe politica di trentenni ha un’altra priorità, quella di amministrare bene, di infischiarsene delle diffamazioni e delle falsità, perché cari miei “paladini”, “cronisti” e “amministratori” decaduti, vi voglio bene, ma l’Ariano che ci avete lasciato a volte fa un po' schifo e la mia generazione per far vivere bene i propri figli dovrà ricostruirla meglio di com’è e di come ce l’avete lasciata voi."