Atripalda, il debito del Comune sarà spalmato in trent'anni

Il riaccertamento straordinario dei residui ha evidenziato un disavanzo di 6,7 milioni di euro

Atripalda.  

Il disavanzo totale del Comune di Atripalda, pari a 6.710.638 euro, sarà ripianto in trent’anni con rate costanti da 223mila euro: è questo il passaggio più impegnativo della seduta di Consiglio comunale di domani, martedì 23 giugno.

La maggioranza guidata dal sindaco Spagnuolo, infatti, ha deciso che il risultato dell’attività di riaccertamento dei residui attivi e passivi (crediti e debiti) effettuata dagli uffici comunali sulla massa complessiva delle somme da dare e avere, necessaria ai fini dell’armonizzazione contabile, dovrà essere ripianata in parti uguali con entrate proprie fino al 2044. Una cifra, quella della rata annuale da 223mila euro, che si somma a quella già in bilancio di quasi pari importo necessaria a restituire, sempre in 30 anni, alla Cassa Depositi e Prestiti la somma di 6,7 milioni di euro concessa nei mesi scorsi per onorare il debito nei confronti dei fornitori.

I cittadini atripaldesi, cioè, saranno chiamati a pagare circa 450mila euro ogni anno per trent’anni per azzerare i debiti accumulati negli anni passati.

Contestualmente la maggioranza, sempre nella seduta consiliare di domani, si prepara ad approvare un pacchetto di modifiche al Regolamento delle entrate che prevedono la possibilità per i contribuenti di rateizzare il proprio debito col Comune fino ad un massimo di 36 rate d’importo di almeno 50 euro ciascuna per i cittadini e 200 euro per le società.

Gianluca Roccasecca