Ariano zona franca: il Commissario scrive al Prefetto

Assegnazione di risorse economiche in favore del Comune di Ariano Irpino

ariano zona franca il commissario scrive al prefetto

L'intervento del commissario straordinario Silvana D'Agostino...

Ariano Irpino.  

Il Commissario straordinario Silvana D'Agostino scrive al Prefetto di Avellino Paola Spena per intercedere presso il Governo regionale e centrale per l’assegnazione di risorse economiche in favore del comune di Ariano Irpino.

In qualità di autorevole rappresentante dell’ufficio territoriale del Governo, D'Agostino ha chiesto di intercedere presso il Governo centrale e regionale affinchè il comune di Ariano Irpino possa oltre che beneficiare dei vantaggi, scaturenti dall’auspicata istituzione della Zfu, essere inserita, sussistendone tutti i presupposti, tra i comuni beneficiari delle misure di sostegno previste dall’art. 112 del decreto legge 19 maggio 2020 n. 34.

La lettera si chiude con un ringraziamento rivolto al Prefetto per la concreta vicinanza e la particolare attenzione che ha riservato e che continuerà a dimostrare alla comunità Arianese.

Ecco la lettera integrale

Come riportato  diffusamente dagli organi di stampa, nella mattinata del 25 maggio 2020 gli esercenti della città di Ariano hanno posto in essere una serrata e consegnato le chiavi dei propri negozi alla scrivente in segno di protesta contro la mancata erogazione, ad oggi, di risorse economiche necessarie per rilanciare l’economia locale, stigmatizzando, in particolare, l’estromissione dal Decreto “Rilancio”, dei comuni dichiarati “zona rossa”con provvedimento regionale quale il  Comune di Ariano Irpino. 

L’organizzazione della manifestazione si è realizzata attraverso le  associazioni  di categoria della Città (Aca, Ancecom, Confcommercio, Consorzio commerciale naturale centro storico, che, nel rispetto delle regole di distanziamento sociale e di protezione individuale, hanno richiesto a gran voce il riconoscimento della Zona Franca Urbana, proposta dalla scrivente con delibera n.3 del 15 aprile 2020, e di poter beneficiare della distribuzione del fondo di 200 milioni di euro alla stregua delle  zone rosse dichiarate con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri.

Al riguardo si evidenzia che le maggiori restrizioni imposte al Comune di Ariano Irpino dall’ordinanza del Presidente della Regione Campania n. 17 del 15 marzo 2020, protrattasi per trentotto giorni consecutivi, sono equiparabili a quelle delle zone rosse di cui all’art. 112 del decreto legge 19 maggio 2020 n. 34 per le seguenti ragioni.

L’ordinanza regionale prevedeva le seguenti misure:

a)divieto di allontanamento dal territorio comunale da parte di tutti gli individui ivi presenti,

b)divieto di accesso sul territorio comunale;

c) sospensione delle attività degli uffici pubblici, fatta salva l’erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità.

Tuttavia, faceva salva la possibilità di transito in ingresso e in uscita dal territorio comunale da parte degli operatori sanitari e socio sanitari, del personale impegnato nei controlli e nell’assistenza alle attività relative all’emergenza nonché degli esercenti le attività consentite sul territorio e quelle strettamente strumentali alle stesse, con obbligo di utilizzo dei dispositivi di protezione individuale.

Con il chiarimento n.8 del 17 marzo 2020 l’ufficio di Gabinetto del Presidente della Regione Campania precisava, su quesito posto dal Comune di Ariano Irpino, che il transito in entrata e in uscita era consentito solo per lo svolgimento delle attività riferite a servizi pubblici essenziali, sanitarie o aventi ad oggetto la vendita di generi alimentari o di prima necessità, come individuati dal DPCM 11 marzo 2020, limitatamente alle presenza che risultassero indispensabili allo svolgimento di dette attività e quelle di pulizia dei relativi locali.

Veniva precisato altresì che erano consentiti gli spostamenti del personale impegnato nel rifornimento e/o approvvigionamento necessario alle dette attività, equiparando, infine, alle attività sopra individuate, quelle concernenti la produzione o la distribuzione di generi alimentari, rientranti nella filiera della trasformazione agroalimentare.

Le cennate misure maggiormente restrittive, ritenute necessarie per contenere la diffusione del virus in considerazione del numero dei contagiati, ben 21 nel solo territorio di Ariano Irpino rispetto ai complessivi 37 registrati in tutta la  provincia di Avellino hanno generato un assoluto isolamento della Comunità Arianese, così come accaduto nelle zone rosse di cui all’art.112 e sostanzialmente, maggiormente afflittive rispetto a quelle previste dai DPCM all’epoca vigenti sull’intero territorio nazionale.

A tale ultimo riguardo giova evidenziare che mentre il D.P.C.M. dell’8 marzo 2020 (successivamente esteso a tutto il territorio nazionale con il D.P.C.M. del 9 marzo) all’art. 1, lett. a) disponeva di “evitare” ogni spostamento delle persone fisiche in entrata e in uscita dai territori comunali, salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero spostamenti per motivi di salute, l’Ordinanza Regionale surrichiamata “imponeva”  il divieto di allontanamento e di accesso dal e sul  territorio comunale da parte di tutti gli individui compresi quelli aventi esigenze lavorative. 

Inoltre, anche l’obbligo di utilizzo della mascherina all’interno del territorio comunale prevista nell’Ordinanza Regionale n. 17 costituiva un’anticipazione di una misura di protezione individuale che non era ancora obbligatoria nei comuni della regione Campania.

Si consideri, infine, che per garantire l’efficacia dei controlli sulla mobilità da e per il territorio comunale, sulla falsariga delle zone rosse istituite con d.P.C.M., è stato previsto un presidio fisso di polizia presso tutti gli accessi principali alla città di Ariano nonché lo sbarramento fisico degli accessi secondari.

Di conseguenza, a differenza  degli altri comuni in cui si poteva utilizzare l’autocertificazione, nel comune di Ariano si poteva transitare in entrata e in uscita solo nelle ipotesi consentite nel chiarimento n. 8 del 17 marzo dell’ufficio di Gabinetto del Presidente della Regione (solo transito necessario allo svolgimento delle attività riferite a servizi pubblici essenziali sanitarie o aventi ad oggetto la vendita di generi di prima necessità e a quelle di pulizia dei relativi locali), previa esibizione del pass rilasciato dal competente C.O.C. e a seguito di valutazione della sussistenza dei presupposti indicati nel surrichiamato chiarimento n. 8.

 Analogamente la previsione di cui al punto c) dell’Ordinanza Regionale che prevedeva la sospensione delle  attività degli uffici pubblici  ha paralizzato il sistema a svantaggio dei cittadini, impedendo agli stessi la fruizione dei servizi che, invece, erano erogati in altri comuni anche con modalità agile. Nel comune di Ariano Irpino, infatti, all’indomani dell’ordinanza regionale si è registrata una inattività totale da parte di tutti gli uffici pubblici oltre che degli sportelli bancari e postali.

Le cennate misure maggiormente restrittive unitamente alla aggressiva diffusione del virus che ha procurato anche la morte di 29 persone hanno generato pesanti ricadute sul piano socio economico e imprenditoriale, destinate a durare nel tempo anche per l’eventuale venir meno dell’appetibilità commerciale dei prodotti originari del territorio caratterizzato da vivaci microimprese, soprattutto nel settore agroalimentare e della ristorazione che alimentavano l’economia della città.

Per tutto quanto suesposto si chiede alla S.V., in qualità di  autorevole rappresentante dell’Ufficio Territoriale del Governo, di voler intercedere presso il Governo Centrale e Regionale affinchè il Comune di Ariano Irpino possa oltre che beneficiare dei vantaggi scaturenti dall’auspicata istituzione della ZFU, essere inserita, sussistendone tutti i presupposti, tra i comuni beneficiari delle misure di sostegno previste dall’art. 112 del decreto legge 19 maggio 2020 n. 34.

Si ringrazia per la concreta vicinanza e la particolare attenzione che ha riservato e che continuerà a dimostrare  alla comunità Arianese.