La storia Grazia: io, il cancro e la mia seconda vita

Le parole di Grazia: grazie al dottore Iannace sono viva e piena di speranza

la storia grazia io il cancro e la mia seconda vita
Avellino.  

Esattamente un anno dopo, il ricordo della lotta contro il cancro, le terapie che continuano ma con la speranza nel cuore. Un anniversario speciale quello di Grazia Nastro che saluta il dottore Carlo Iannace che lei spiega “E’ tornato a darmi una nuova vita”.

“Invito, oggi più di ieri, le donne a non avere paura, a curarsi e a fare sempre prevenzione. Anche in questi tempi difficili dell’emergenza Coronavirus si devono continuare a fare i controlli, assiduamente. Non si muore solo di Covid. Oggi ricordo, come fosse ieri, la paura di quel giorno di esattamente un anno fa, quando entrai in sala operatoria. 

Ricordo esattamente quella paura, il camice verde del dottore Iannace, la voglia matta di estirpare quel male, che voleva strapparmi alla vita”. Grazia ricorda i momenti difficili, la paura di non farcela, di perdere la vita e lasciare il suo adorato figlio Pietro.

“Quel giorno sono entrata serena in sala operatoria perché c’era lei, dottore - racconta Grazia che ha affidato ad una lettere le sensazioni vissute -. Io sono tornata a vivere grazie alle sue mani, al suo sorriso rasserenante. Sono ancora in terapia, certo. Lotto, ma sto benone. Sono un poco acciaccata, ma mi sento energica e follemente positiva. Io mi sento sulla strada della guarigione, grazie a lei, ai suoi occhi buoni. E se torno ad avere paura penso a lei, che riesce subito a rasserenarmi. Grazie infinite dottore Iannace, senza di lei oggi non sarei qui!.

Una lettera, quella di Grazia, che si arricchisce di un messaggio prezioso, nei giorni in cui tutti hanno capito, sulla propria pelle, l’importanza della sanità, dell’assistenza, della garanzia della cura. La routine medica ospedaliera deve pian piano ripartire. Le persone, lo confermano i numeri, stanno evitando di recarsi negli ospedali, negli ambulatori. 

E’ lo stesso dottore Iannace a rilanciare le parole di Grazia e a farne un messaggio rivolto a tutti.

Non si muore solo di coronavirus. Le persone non devono avere paura e devono tornare a curarsi, a fare prevenzione - spiega -. Come medico del Moscati, voglio ricordare gli enormi sacrifici fatti da tutte le persone che lavorano in ospedale per garantire assistenza. Noi siamo in ospedale per aiutare tutti. La paura del Covid sta bloccando tante, troppe persone. E’ bene chiarire che l’ospedale è sicuro e dobbiamo pian piano, gradualmente tornare alla normalità nei percorsi di assistenza”.