“Quello che stiamo portando avanti su Aterrana è un ragionamento ampio e complesso". Esordisce così il primo cittadino di Montoro ario Bianchino. "Posto che è interesse della nostra amministrazione e prima ancora della città di Montoro andare a recuperare questo borgo ritengo che sia fondamentale incominciare a ragionare di flussi turistici potenziali. Delle capacità attrattive che questa realtà può esercitare. Da qui dunque la giornata di studio che abbiamo tenuto all'università di Salerno”. Al centro dell’iniziativa gli elementi fondamentali che costituiscono ricettori turistici del borgo e quale proposta finale quella mirata a realizzare la gestione dell’antico borgo di Aterrana, anche attraverso partnership pubblico-privato, recependo i flussi turistici in una prospettiva di 25 anni. “Si tratta, continua l'inquilino di palazzo dell'Annunziata, di avere rivolto lo sguardo al futuro, partendo dalle radici profonde della nostra storia ed immaginare la realizzazione nell’ambito di un museo locale a cielo aperto, un albergo diffuso, facendo della nostra realtà un vero ricettore turistico di flussi che provengono dall’area salernitana e che possono essere calendarizzati. Questi flussi dovranno essere elemento di base per una concreta valutazione rispetto alle azione di sviluppo da porre in campo e che dovranno tener conto di percorsi privilegiati che riguardano le nostre bellezze artistiche, storiche, architettoniche ed i santuari, che fanno corona alla Valle di Montoro”. Il gruppo degli studenti che ha elaborato le proposte di rilancio del borgo di Aterrana è composto da Araneo Andrea, Carratù Sara, Ferrentino Franca, Gerardi Angelo, Moffa Rosalia, Pace Simonpietro e Vietri Michele.
Giuseppe Aufiero