Cittadini e titolari di attività produttive stanno ricevendo in questi giorni l’avviso di pagamento della Ta.Ri. (tassa sui rifiuti) per l’anno 2015. E, sorprendentemente, nonostante negli ultimi due anni la raccolta differenziata sia praticamente raddoppiata, consentendo al Comune di Atripalda di piazzarsi al quarto posto fra i comuni campani compresi fra i dieci ed i ventimila abitanti, anche il costo dei rifiuti è aumentato, mediamente del 7%.
L’assessore all’ambiente Antonio Prezioso, prova a spiegare la ragione del paradosso: «Tutti ci attendevamo - scrive il delegato - una riduzione dei costi proprio alla luce dell'enorme incremento di differenziata, ma i conti che ci invia Irpiniambiente ci rassegnano una situazione economica diversa. La mancata riduzione dei costi è imputabile a diversi fattori: alla maggior forza lavoro impiegata per il servizio, all'ammortamento dei costi di acquisto dei carrellati, al fatto che diverse tipologie di rifiuti finiscono fuori regione, con conseguente aumento dei costi di trasporto. Ma il contributo maggiore all'aumento dei costi lo ha dato il commissario straordinario della Provincia di Avellino che nel giugno 2013 ha portato i costi di smaltimento della frazione indifferenziata da 109 euro/tonnellata a 193,39 euro/tonnellata, quasi un raddoppio dei costi che ha di fatto annullato i vantaggi ottenuti con l'incremento delle percentuali di differenziata».
I cittadini, però, non sembrano molto convinti: «Che controsenso: costavano di meno quando si mischiava tutto - si chiede, per esempio, Gerardo Lucio Troncone -? Questa è una vera e propria vergogna... Con tanto impegno tutti i cittadini hanno fatto il possibile per imparare in fretta a fare la differenziata e tutti sono rimasti impressionati per quello che siamo riusciti a fare e qual è la ricompensa? Noi differenziamo plastica cartone e vetro, l'azienda che lo viene a ritirare ha sicuramente dei costi, ma penso che il cartone la plastica e il vetro quando li porta dove la riciclano la pagano... Ci sta chi guadagna a dismisura e chi fa sacrifici inutili, il solo scopo è continuare a far arricchire chi con la spazzatura ha fatto un vero e proprio impero», conclude il cittadino. «Differenziare è un vantaggio anche per salute e ambiente - fa notare, invece, Federico Gilberti -, quindi un vantaggio c'è comunque. Detto questo, il costo che addirittura aumenta è una vergogna». «Non se ne può più - commenta amaramente Carmela Cucciniello -: tutto aumenta, ma i soldi per pagare chi ce l'ha? La vita é troppo cara qui nessuno lo capisce!».
Gianluca Roccasecca