Generoso Cresta ha blindato il secondo mandato con una riconferma di mille e cento voti, conquistando di fatto il plenum del consiglio comunale: oltre ai sette seggi conquistati, si avvarrà anche del contributo di ulteriori tre componenti, designati dalla lista civetta, presentata in suo aiuto.
Come ha più volte dichiarato ad Ottopagine, Cresta non mira a garantire lo status quo, ma a rilanciare l’attività amministrativa per recuperare protagonismo ai tavoli sovracomunali e a caricare la molla per far decollare lo sviluppo e l’occupazione. Guai a definire la lista avversaria come “lista civetta”: “Io la definirei una lista di appoggio e complementare alla nostra” ha puntualizzato, mostrandosi amareggiato per l’assenza dei tradizionali competitors sulla scena elettorale.
L’86 per cento dei voti, intanto, rappresentano una promozione piena del primo mandato e consolidano la fiducia dell’elettorato alla figura del sindaco, che si prepara a nominare la nuova giunta e a formulare il programma dei primi cento giprni.
Assente in questa tornata elettorale il centro sinistra: assente il Partito Democratico cittadino e le sue rappresentanze, che hanno di fatto consegnato nelle mani dell’amministrazione uscente l’onere di guidare il paese nel prossimo quinquennio.
Il mancato accordo fra Soccorso Pullo e Enrico Tecce ha azzerato la possibilità per Cresta di un confronto politico, in cui avrebbe dovuto sostenere critiche e (presunte) accuse sulla gestione della cosa pubblica.
Elisa Forte