Valorizzare il settore della ceramica per troppi anni trascurato e il museo ad essa dedicato, simbolo e faro del tricolle, giudicato da molti esperti tra i più importanti al mondo e diventato purtroppo a causa dell’incuria della politica come sottolineato da Ottaviano D’Antuono, cimitero della memoria. Ariano Irpino, città di antica ed affermata tradizione ceramica, rilancia il suo disciplinare Dop. E i ceramisti fanno rete insieme all’associazione Amici del Museo, donando al Comune due manufatti pregevoli.
La scultura donata dai ceramisti è il risultato della collaborazione tra gli artigiani facenti parte dell’Aca presieduda da Nicola Puorro: Artes Antiquae Maioliche, Ceramica Mariella Russo, Maiolicart, Maiolica Arianese Flavio Grasso e Maiolica Pietrolà, insieme a Le Maioliche di Massimo Russo di Ariano Irpino e Fornaci Brancaterra di Carife.
Nei giorni precedenti alla recente manifestazione Vicoli ed Arte, infatti, i maestri artigiani hanno sapientemente creato la scultura in argilla refrattaria, formata da quattro parti e poi debitamente colorata con ingobbi (terre colorate).
L’opera è stata pensata come una rilettura in chiave moderna di un’anfora tradizionale dalle sembianze muliebri. Il titolo scelto, infatti, “La Quatrara” è volutamente in dialetto arianese e vuol dire “la ragazza che andava a prendere l’acqua con le giare”.
La maiolica donata invece dall’associazione Amici del Museo, è un pezzo prodotto dai ceramisti arianesi nel 1500, del periodo quindi rinascimentale. Viene definita compendiaria faentina.