"Quando moriremo noi, non vi fermate, fatelo sempre il giglio"

L'emozionante tirata dell'obelisco di paglia a Villanova del Battista in onore di San Giovanni

Un grande patrimonio, il giglio, che come gli altri obelischi mira a farsi conoscere nel mondo attraverso un progetto Unesco, di cui anche fa parte anche Villanova del Battista e che coinvolge due regioni, Campania e Molise

Villanova del Battista.  

Sono già da alcuni anni, grazie alla caparbietà di Umberto Colantuono, il gigante buono tra la paglia, i protagonisti del giglio, ma i pochi anziani rimasti in vita che da anni portano avanti questa tradizione, offrendo ai giovani consigli preziosi e mani d'oro non mollano e lanciano un messaggio di quelli che suscitano una grande emozione: "Quando moriremo noi, cari ragazzi, non vi fermate, fatelo sempre il giglio, è una tradizione bella che deve andare avanti. Non mollate mai."

E così nel giorno più atteso dell'anno di fine estate, il piccolo comune irpino ha dimostrato ancora una volta tutta la sua grande forza, intorno al giglio. Bambini, ragazzi, adulti e anziani, donne e uomini, tutti insieme ad onorare il santo patrono Giovanni  Battista, a cui è dedicato il giglio, l'obelisco di paglia tanto caro al popolo villanovese e ai tanti emigranti sparsi nel mondo.

Le parole commoventi di Umberto Colantuono nel giorno della tirata: "Oggi e' il tuo giorno, oggi e' il grande giorno, oggi è il giorno di un'intera comunita', di tutti che dimenticheranno tutto e insieme ti accompagneranno lungo la tirata ,il giorno di chi centinaia di anni fà cominciò ad elevarti verso il cielo senza nemmeno sapere cosa in realtà stesse facendo, ma consapevole del perchè lo stava facendo, oggi è il giorno di chi quella eredità la sta portando avanti, di quei bambini e ragazzi che intrecciando, da anni ti stanno facendo sempre più bello, di quegli anziani che grazie a te ricordano il passato tenendosi stretto il presente sperando nel futuro, oggi è il giorno di chi ti ama ma non ti accarezza, ti guarda ma non ti vede, oggi e' il giorno di chi fa di te il proprio orgoglio e a voce alta dice "lu giglj mij e' lu chiu' bell", oggi è il giorno di Villanova e dei Villanovesi, oggi è il giorno di chi ti ama e sempre ti difenderà. A tutta questa gente io dico solamente grazie di cuore."

Scene festore al passaggio del giglio, applausi da finstre, balconi e lungo le strade, cori e brindisi da parte dei giovani di casa peroni, danze e suoni con il gruppo folk la takkarata di Fragneto Monforte come sempre impeccabile e coinvolgente. 

E da Avellino, la partecipazione del sindaco Gianluca Festa, particolarmente sensibile alle tradizioni irpine. Domenica scorsa ha preso parte al volo dell'angelo a Gesualdo. Presente anche il sindaco di Casavatore Luigi Maglione nell'ottica di una sinergia tra enti e associazioni che portano avanti queste antiche e belle tradizioni. A fare gli onori di casa il primo cittadino di Villanova del Battista Raffaele Panzetta insieme al parroco Don Tonino Biondi che ha benedetto il maestoso obelisco e la comunità. 

Un grande patrimonio, il giglio, che come gli altri obelischi mira a farsi conoscere nel mondo attraverso un progetto Unesco, di cui anche fa parte anche Villanova del Battista e che coinvolge due regioni, Campania e Molise per valorizzare sempre di più le aree interne e le sue tradizioni.