Sibilia e Imposimato: Estirpiamo il cancro della politica

Tappa atripaldese per il parlamentare pentastellato ed il presidente onorario della Cassazione

Atripalda.  

Il giudice Ferdinando Imposimato, presidente onorario della Corte di Cassazione, non le ha mandate a dire. Nell’ex aula consiliare del comune di Atripalda, il 79enne ex magistrato originario di Maddaloni (Ce), è stato piuttosto diretto nel suo intervento a sostegno dei candidati del Movimento Cinque Stelle in corsa per la Regione. Insieme a lui c’erano il deputato avellinese Carlo Sibilia ed i quattro candidati irpini Vincenzo Ciampi, Maria Pallini, Tiziana Guidi e Luca Carosella. «De Mita è un cancro per la nostra società - ha esclamato il giudice - ed è anche colpa sua se abbiamo la terra dei fuochi perché la colpa è anche nei silenzi oltreché nelle scelte sbagliate. Il Movimento 5 Stelle è l’unica speranza che abbiamo per salvare l’Italia. Lavoro, scuola, uguaglianza, diritti sociali, scuola pubblica, dignità dei lavoratori, sindacalizzazione delle forze di polizia: gli unici che si battono su questi temi sono i cinque stelle. La nuova legge elettorale è peggio di quella di prima, che non consente di esprimere un voto libero, uguale e personale attraverso il meccanismo dei nominati nelle liste bloccate. La legge elettorale senza la riforma costituzionale non serve a nulla e la prima forma di legalità è il rispetto della Costituzione. Le opere pubbliche sono voragini senza fondo che servono solo ad alimentare la corruzione. E la “legge obiettivo” l’ha fatta uno che appaltava i lavori alla camorra e alla mafia. Renzi è un giovane spregiudicato che ci sta buttando sul lastrico. Condivido e partecipo a tutte le battaglie del Movimento 5 Stelle e chi vuole dimostrare di voler cambiare dovrebbe dare il proprio voto solo a chi lo merita», ha concluso Imposimato.

Prima e dopo il giudice è intervenuto il parlamentare irpino Carlo Sibilia: «CI stiamo battendo, fra le altre cose, per cambiare la legge sulla scuola, la legge e la legge elettorale, provando a portare avanti la democrazia diretta. In Italia ci sono 9 milioni di poveri e la Campania ha la più alta percentuale di bambini poveri, cioè 155mila. Questa campagna elettorale è sotto tono perché gli avversari non hanno argomenti. Noi non facciamo promesse ed apprezzo il coraggio di Imposimato perché i signorotti della politica sono davvero il cancro della nostra società».

Gianluca Roccasecca